
Generali ha realizzato nei primi tre mesi del 2023 premi lordi in crescita dell’1,3% pari a 22,163 miliardi di euro, grazie soprattutto alla robusta crescita del segmento danni.
I numeri di Generali nei primi 3 mesi dell’anno
Nel dettaglio, la raccolta netta vita si attesta è in calo di 190 milioni di euro, con un segno positivo solo per le polizze unit linked, puro rischio e malattia: il dato riflette, in particolare, le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia. Nei rami danni, invece, i premi hanno raggiunto i 8.925 milioni di euro, +10,1%, rispetto al 2022.
Il risultato operativo del Leone di Trieste è cresciuto del 22,1% attestandosi a 1.820 milioni di euro, sempre trainato dal ramo danni, il cui contributo vale 847 milioni di euro (+74,6%). Il combined ratio migliora a 90,7% (-5,6 punti percentuali), supportato da un minore loss ratio. Male il dato dell’asset & wealth management, pari a 233 milioni di euro, -10%, in a un primo trimestre 2022 “particolarmente forte”. Il risultato netto normalizzato è in forte crescita a 1.229 milioni di euro, contro gli 821 milioni del primo quarto del 2022, grazie principalmente al miglioramento del risultato operativo. Infine, il gruppo mantiene una posizione di capitale estremamente solida, con il solvency ratio pari al 227%, in crescita dal 221% di fine 2022.
“Grazie ai risultati trimestrali in crescita forte e profittevole, Generali si conferma in linea per raggiungere con successo gli obiettivi della strategia Lifetime Partner 24: Driving Growth – ha affermato Cristiano Borean, group cfo di Generali – La performance del segmento Danni riflette il nostro impegno a mantenere l’eccellenza tecnica, mentre nel segmento Vita, nonostante il contesto complesso, prosegue il ribilanciamento del nostro mix produttivo verso le linee di business più profittevoli. Il Gruppo conferma inoltre la sua posizione di capitale estremamente solida, grazie alla forte generazione organica di capitale. Per la prima volta presentiamo i nostri risultati secondo i nuovi principi contabili, che ci consentono di migliorare significativamente la visibilità e la prevedibilità delle fonti di utile, oltre a fornire una migliore rappresentazione del valore intrinseco del nostro business Vita. Vorrei ringraziare tutte le colleghe e i colleghi del Gruppo che hanno contribuito al progetto Ifrs 17 e 9”.
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