
Il riscaldamento globale sta aumentando a un ritmo mai visto in 10.000 anni. Secondo gli esperti della Nasa, nell’ultimo secolo l’attività umana ha aumentato le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera così tanto da determinare un aumento di un grado celsius nella temperatura media della superficie del pianeta. Quasi il 90% del calore extra è stato assorbito dall’oceano, che dal 1969 ad oggi si è riscaldato di oltre 0,33 gradi celsius. Proprio a fronte di dati come questi è nata nel 2018 come spin-off del National Supercomputing Center di Barcellona, la startup assicurativa spagnola Mitiga Solutions, una società che ha recentemente raccolto 13,25 milioni di euro nel suo ultimo round di serie A. La raccolta di capitale è stata guidata da Kibo Ventures insieme a Microsoft Climate Innovation Fund, Nationwide Ventures, Faber Ventures e Creas Impacto.
Cosa fa Mitiga Solutions
Fondata da Alejandro Marti (ceo e co-founder) e Mauricio Hanzich (cto e co-founder), l’insurtech offre approfondimenti sul rischio climatico ad assicurazioni, istituti finanziari e società immobiliari per aiutarli ad elaborare soluzioni alla mitigazione e risoluzione dei danni causati da tutti quei fenomeni, atmosferici e non, legati dal climate change. Rischi che continueranno ad aumentare tanto che, secondo quanto riportato dal Financial Times, entro il 2040 si prevede una crescita di circa 200 miliardi di dollari dei premi annuali nel ramo delle assicurazioni P&C e che le coperture da sole non saranno sufficienti per far fronte a questi rischi.
L’emergenza climatica e i rischi collegati ad essa hanno condotto all’elaborazione di una normativa europea che pone come obbligo entro il 2023 a tutte le società regolamentate quotate in borsa e le entità con sede nell’Ue con almeno 500 dipendenti, di condurre valutazioni specifiche per garantire che il loro operato non causi danni significativi all’ambiente. Per assistere le imprese in questo processo Mitiga Solutions ha collaborato con i principali gruppi assicurativi per pubblicare oltre 300 documenti peer-review, guidato oltre 50 sovvenzioni europee e contribuito con oltre 500 milioni di euro a progetti di ricerca e sviluppo con 400 partner in tutto il mondo.
“Vogliamo rendere il mondo un luogo più resiliente e più sicuro in un clima che cambia – ha detto Marti – I tradizionali strumenti di gestione del rischio che si basano su eventi passati per prevedere il futuro non sono più sufficienti. Come azienda, apprezziamo soprattutto la trasparenza. Questo è il motivo per cui lavoriamo con i nostri clienti per quantificare l’incertezza e consentire loro di prendere decisioni informate. I nostri modelli di rischio e le nostre soluzioni di scoring climatico non sono scatole nere e contribuiscono a rendere le imprese e le società più resilienti e adattabili”.
Attualmente l’azienda opera in Europa con un team di 30 persone con sede nel Regno Unito e in Spagna e tra i suoi clienti ci sono nomi importanti come: Axa Climate, Howden Group, Willis Tower Watson, Group Suez, Indra, Safran e organizzazioni governative come Eurocontrol, Undp e la Croce rossa danese. Il finanziamento consentirà all’azienda di diventare “lo standard di mercato” per lo scoring climatico, fornendo alle aziende gli strumenti necessari per valutare, misurare e segnalare i rischi associati ai rischi climatici, ridimensionando l’uso dei suoi modelli basati sulla fisica “per aiutare a prevenire che i pericoli naturali si trasformino in disastri”. Grazie ai fondi ottenuti la società di Barcellona ora mira ad espandere il suo team, ad investire nella sua architettura e infrastruttura cloud ed entrare in nuovi mercati.
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