space economy

La space economy vale 100 miliardi a livello globale, un mercato guidato principalmente dagli Stati uniti con 62 miliardi di dollari di investimenti e un budget Nasa di 24 miliardi di dollari per il 2022. In Italia il mercato dei servizi di osservazione della Terra scende a 200 milioni di euro con 144 imprese che vi operano.

Nel 2022 le startup della Space Economy hanno raccolto 8 miliardi di euro a livello globale, un rallentamento dopo l’exploit del biennio precedente (con quasi 14 miliardi di euro raccolti 2021), dovuto all’instabilità geopolitica, la crisi dei mercati finanziari e alla frenata delle operazioni di SPAC (Special Purpose Acquisition Company), che sono state regolate nel febbraio 2022.

Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano.

“La Space Economy sta assumendo un ruolo sempre più strategico sia nelle dinamiche di innovazione cross-settoriale che coinvolgono le imprese, sia nella politica industriale dei Paesi più avanzati – spiegano Paolo Trucco e Franco Bernelli Zazzera, Responsabili Scientifici dell’Osservatorio Space Economy -, con un crescente risalto anche nel dibattito pubblico. Dopo anni di gestazione, ci sono oggi segnali evidenti che la New Space Economy italiana sia in rampa di lancio, pronta per giocare un ruolo sempre più centrale anche in Europa”.

Assicurazioni e space economy, i progetti avviati

Anche le assicurazioni guardano interessate il mercato della space economy. Da tempo le compagnie hanno sviluppato prodotti e offerte per proteggere i lanci spaziali, i satelliti, le attrezzatture e le missioni con i loro ritardi e le loro cancellazioni. Da ultimo stanno investendo in società che hanno sviluppato tecnologie utili in fase di sottoscrizione e quantificazione del rischio. Tanti gli esempi a cominciare da Munich Re che attraverso il suo braccio venture ha scommesso nella ella spacetech Okapi: Orbits che ha sviluppato un software di gestione del traffico spaziale che aiuta a coordinare e ottimizzare le operazioni di satelliti, razzi e sensori. Per rimanere in Italia è ormai avviata da due anni una partnership tra Generali e Ticinum Aeropspace, società spin-off dell’Università di Pavia, altamente specializzata in intelligenza artificiale ed elaborazione dati geospaziali. Insieme hanno ideato una soluzione all’avanguardia che combina dati satellitari con immagini a livello stradale in un ambiente guidato dall’intelligenza artificiale, utile a Generali per creare una mappa raffinata del proprio portafoglio immobiliare ed essere in grado di assistere i clienti nell’intraprendere le azioni più efficaci per mitigare i rischi legati alle catastrofi naturali.

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Redazione Insurzine

La Redazione di InsurZine è composta da collaboratori, influencer ed analisti, esperti del settore insurtech