Knok Care

Democratizzare l’accesso alla sanità e combattere la desertificazione sanitaria, ovunque nel mondo. Questa è la motivazione etica che ha portato il portoghese Jose Bastos a fondare Knok Care. A raccontare la sua storia ad Insurzine è lo stesso Bastos, Ceo della società. “Siamo nati nel 2016 con l’obiettivo di aiutare le persone ad accedere più facilmente alle cure sanitarie. Nei nostri primi due anni di vita abbiamo cercato di comprendere le vere necessità del mercato e, grazie alle ricerche, abbiamo appreso che mancava un sistema di telemedicina aumentata capace di catturare in modo semplice e veloce attraverso uno smartphone, un tablet o un computer la grande mole di dati sanitari dei pazienti”.

Jose Bastos, Ceo e co-founder di Knok Care

La storia di Knok Care

Con sede a Porto, l’healthtech ha sviluppato Panacea, una piattaforma che incorpora consulenze video e strumenti di supporto per il monitoraggio remoto dei pazienti tramite l’intelligenza artificiale. “La nostra soluzione di telemedicina aumentata è una grande risorsa per il sistema sanitario e per l’industria assicurativa – spiega Bastos – Infatti, abbiamo siglato molte partnership con gruppi assicurativi globali. All’attivo abbiamo collaborazioni con 26 players del mondo insurance. Inoltre, siamo presenti in 11 Stati diversi e facciamo più di 15 mila visite al mese. Prevediamo di arrivare alle 45 mila a giugno 2022. Dopo la pandemia il mondo ha compreso l’esistenza di queste soluzioni e il loro enorme potenziale. Tra queste soluzioni c’è anche la nostra piattaforma”.

La piattaforma Panacea

L’innovativa piattaforma della startup portoghese facilita l’accesso all’assistenza sanitaria a distanza, fornendo una soluzione tecnologica olistica e basata sui dati raccolti da centinaia di migliaia di video-consulenze. “Il nome Panacea non è stato scelto casualmente – racconta Bastos – Secondo la storia antica, la Panacea è la cura per tutte le malattie. Per questo abbiamo deciso di denominare così la nostra piattaforma, in quanto il nostro obiettivo è quello di curare tutte le persone, nessuno escluso. Inoltre, il nome si sposa esattamente con il fatto che la piattaforma può essere utilizzata su qualsiasi dispositivo mobile”.

“Panacea è un one stop shop – prosegue Bastos – Prima di tutto, la nostra piattaforma permette di attuare un processo di triage sanitario attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning. Successivamente, il potenziale paziente viene guidato nel processo di prenotazione delle visite cliniche. Ma, la vera rivoluzione, è la possibilità di misurare i parametri vitali attraverso una telecamera. Sia precedentemente, sia durante, sia dopo la visita e il tele consulto medico e ovunque il paziente si trovi. I dati sanitari del paziente vengono criptati rispettando la direttiva europea sui dati personali. Inoltre, la piattaforma è in grado di custodire i dati in forma anonima, che possono essere venduti a player esterni di altri settori. Tra questi vi è, ovviamente, anche l’industria assicurativa”.

I partner assicurativi di Knok Care

Già attiva in diversi Paesi, Knok Care ha molti partners in tutto il mondo e tra questi troviamo: ospedali, cliniche private e compagnie assicurative. “La nostra soluzione è perfetta per le compagnie assicurative che operano nel ramo vita e salute – continua Bastos – Le assicurazioni che forniscono coperture per la salute primaria, infatti, possono avere a disposizione molti dati sanitari attraverso Panacea. Stiamo iniziando a sviluppare un prodotto che aiuti le compagnie a migliorare il pricing di prodotto e l’underwriting.”

“Normalmente le imprese del settore hanno software di pricing già molto sviluppati. Noi abbiamo una mole vastissima di dati, quindi, sempre attraverso il consenso del paziente, potremo offrire informazioni aggiuntive all’industria assicurativa per aiutare a migliorare l’underwriting”.

Panacea, la piattaforma di Knok Care

Knok Care nel mondo

La startup è presente anche in diversi Paesi latinoamericani. Un territorio in cui il tasso di desertificazione sanitaria è molto alto. “Il Sud America è un mercato molto interessante, veramente grandissimo – dichiara Bastos – È un mercato dove i sistemi nazionali di sanità non sono così sviluppati, dunque l’uso dei servizi privati di salute è maggiore rispetto al territorio europeo. Per questo motivo ci sono molte più opportunità di crescita e di creare sinergie con altri settori”.

“Uno di questi settori è quello del welfare aziendale. Infatti, sono proprio le più importanti imprese latinoamericane quelle che offrono ai loro dipendenti dei servizi di sanità privati. Molti di questi sono nostri partners. Inoltre, ci sono moltissimi “deserti di salute” nel territorio, questo comporta che le persone che risiedono in determinati luoghi non hanno a disposizione medici o ospedali. Ecco che l’utilizzo della telemedicina risulta essenziale e necessario”.

Gli obiettivi di Knok Care

Tra gli obiettivi di mercato di Knok Care per il 2022 c’è l’espansione in Francia e in Italia. “Le prime esplorazioni sul mercato italiano sono iniziate nel 2018, ma era troppo presto – dice Bastos – Questo perché il nostro prodotto era ancora poco sviluppato ed il mercato italiano non era pronto. Ora il vostro mercato ha compreso l’esistenza e l’utilità di soluzioni come la nostra. Dal punto di vista commerciale stiamo per iniziare una proof concept con una compagnia per dimostrare la validità di Panacea”.

Per quanto riguarda la Francia “facciamo parte di un acceleratore chiamato Future4Care. Siamo in contatto con catene ospedaliere francesi che necessitano di avere a disposizione i dati dei loro pazienti in maniera molto efficace e semplice. Invece, per quanto riguarda il prodotto, vogliamo continuare la verticalizzazione di Panacea verso patologie specifiche e proseguire nella raccolta di data”.

Seguici sui nostri canali social: Facebook Twitter 

Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI 

Francesca Ghisi

Classe 1994, laureata in Giurisprudenza è esperta in Bancassurance e Diritto Comparato.