multicloud

L’industria dei servizi finanziari continua a adottare pesantemente la tecnologia cloud, ma con maggiore discernimento e uso strategico. A dirlo è la seconda edizione del report “Cloud in Financial Services”, realizzato da Reply in collaborazione con la European Banking Federation, Insurance Europe e professori dell’Imperial College Business School e dell’Università della California, Santa Barbara. Il report contiene insight derivanti da oltre 1.200 progetti cloud realizzati da Reply, interviste con leader di settore e i risultati di un sondaggio paneuropeo condotto tra dicembre 2022 e marzo 2023, guidato da professori dell’Imperial College Business School di Londra. Rispetto alla prima edizione, oggi le istituzioni finanziarie sono più attente all’approccio al cloud, privilegiando gli ambienti ibridi e multi-cloud per un uso strategico.

Utilizzo del cloud per capacità dei dati

Il rapporto sottolinea come il cloud sia ampiamente utilizzato per lo stoccaggio e l’elaborazione dei dati nelle istituzioni finanziarie. Tuttavia, integrare le capacità dei dati del cloud in processi decisionali più complessi, come l’analisi avanzata e l’apprendimento automatico, si dimostra più intricato. Questa discrepanza suggerisce che, mentre le basi dell’uso del cloud sono ben stabilite, il suo pieno potenziale rimane in parte inesplorato.

Divergenze nell’utilizzo del cloud

Curiosamente, il 13% degli intervistati non utilizza affatto il cloud per lo stoccaggio dei dati, e una percentuale significativa lo utilizza solo in misura limitata o moderata. Per l’elaborazione dei dati, solo un terzo indica un utilizzo sostanziale o estensivo. Queste cifre indicano una certa esitazione o limitazione nell’adottare il cloud per funzioni più avanzate.

Governance del cloud e spese

Solo il 20% delle istituzioni finanziarie nel 2023 si sente fiducioso di avere il controllo sulle spese del cloud. Inoltre, c’è stata una riduzione nella percezione dell’adeguatezza del framework di governance dei dati, passando dal 41% al 30%. Questo cambio può essere attribuito a una maggiore consapevolezza delle questioni relative alla residenza dei dati.

Analisi avanzata e presa di decisioni basata sui dati

L’uso del cloud per l’analisi avanzata e la presa di decisioni basata sui dati rimane modesto. Solo una minoranza di istituzioni riporta un’adozione sostanziale o estensiva di queste capacità, indicando che il settore è ancora nelle fasi iniziali di sfruttare appieno le opportunità offerte dal cloud in questi ambiti.

Sfide di conformità regolamentare e sovranità dei dati

Un aspetto significativo che emerge dal rapporto è la persistente sfida rappresentata dalla conformità normativa e dalla sovranità dei dati. L’81% dei rispondenti vede queste questioni come sfide sostanziali, con una percentuale notevole che le identifica come la principale barriera all’adozione del cloud.

“Il report mostra che, sebbene l’adozione del cloud sia diventata ‘business as usual’ nei servizi finanziari, i benefici dello spostamento delle attività nel cloud variano in modo significativo a seconda dell’approccio che le aziende adottano per l’implementazione, e della volontà di guardare oltre i risparmi sui costi” ha commentato Nelson Phillips, professore di Technology Management presso l’Università della California, Santa Barbara.

“Il report e il sondaggio – ha aggiunto Freddy Gielen, Executive Partner di Reply – dimostrano che l’impatto principale dell’implementazione del cloud sulla redditività di un istituto finanziario è determinato più probabilmente dall’aumento dei ricavi che dalla semplice riduzione dei costi.”

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Redazione

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