rischio informatico, globale

Oggi se si verificasse un attacco informatico su vasta scala contro un sistema di pagamenti il valore ipotetivo del sinistro raggiungerebbe la cifra di 3,5 trilioni di dollari. A rivelarlo è un’indagine dei Lloyd’s di Londra. Lo scenario ipotizzato dalla società mostra le ripercussioni devastanti sull’economia globale. Gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone sarebbero i paesi ad avere delle perdite più importanti stimate rispettivamente in 1.100 miliardi, 470 miliardi e 200 miliardi di dollari in un lasso di tempo quinquennale.

Sicurezza informatica, c’è ancora molto da fare

Questo scenario di rischio sistemico evidenzia un punto critico nel dibattito sulla sicurezza informatica. Secondo i Llody’s infatti nessuna società è immune da questo tipo di minacce e occorre fare ecosistema tra le varie industrie. Nonostante la crescente consapevolezza sul rischio cyber e la crescita del mercato assicurativo in questo segmento – che ha registrato premi lordi per oltre 9 miliardi di dollari nel 2022, con previsioni di crescita fino a 25 miliardi di dollari entro il 2025 – le coperture attuali rappresentano “soltanto una frazione delle potenziali perdite economiche”.

“Siamo impegnati a rafforzare la resilienza rispetto al rischio sistemico e al rischio informatico e questo report evidenzia l’importante ruolo delle assicurazioni nel supportare e proteggere i clienti dalla potenziale minaccia degli attacchi cyber – ha dichiarato Bruce Carnegie-Brown, presidente dei Lloyd’s – L’interconnessione globale del rischio informatico fa sì che un settore da solo non possa affrontarlo e pertanto dobbiamo continuare a condividere conoscenze, competenze e idee innovative per garantire la resilienza necessaria alle aziende contro la potenziale portata di questo rischio”.

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Redazione Insurzine

La Redazione di InsurZine è composta da collaboratori, influencer ed analisti, esperti del settore insurtech