flexible benefit

Per quasi la metà dei dipendenti italiani la priorità è il benessere finanziario di lungo termine. Poter contare su un dignitoso futuro pensionistico occupa la prima posizione tra i benefit desiderati dai dipendenti, seguito da lavoro flessibile (45%), percorsi di carriera e sviluppo (34%), prestazioni sanitarie (33%) e benefit assicurativi (27%). Se rileviamo un virtuoso allineamento tra aree su cui stanno investendo le aziende italiane oggi e aree di interesse dei lavoratori quando osserviamo che più della metà delle aziende sta garantendo un ambiente di lavoro flessibile e prestazioni sanitarie ai dipendenti (53%), c’è invece un marcato scollamento quando parliamo di benessere finanziario di lungo termine. Il futuro pensionistico dei lavoratori è fra gli ultimissimi elementi su cui focalizzarsi per le aziende (11%), seguito solo dall’implementazione di misure di sostegno economico di breve termine (8%).

È quanto risulta dai dati sull’Italia della rilevazione annuale Benefit Trends Survey di Wtw, condotta tra il 1° marzo e il 14 aprile 2023, su un panel di 149 aziende italiane

wtw benefit aziendali grafico 1

Lo scenario cambia se guardiamo all’orientamento futuro delle aziende: circa il 40% mostra il desiderio di migliorare la propria offerta di benefit in questi due ambiti nei prossimi due anni, rispetto ai principali concorrenti.

benefit aziendali grafico 2

“Poiché le preoccupazioni per il benessere finanziario stanno crescendo per molti dipendenti a causa dell’attuale congiuntura, è sempre più richiesto e apprezzato un maggiore supporto economico da parte dei datori di lavoro – ha affermato Marco Lokar, senior director health & benefits di Wtw Italia – Dalle analisi che abbiamo portato avanti emerge come il benessere economico possa influire sulla produttività e sull’impegno di un dipendente allo stesso modo della scarsa salute mentale o fisica. È, quindi, necessario adottare un approccio equilibrato in questo senso”.

“La previdenza pubblica potrebbe arrivare a coprire solo il 50% dell’ultimo stipendio dei lavoratori delle nuove generazioni – ha aggiunto Teresa Mallardi, senior associate health & benefits di Wtw Italia – E il quadro si fa ancora più nero se pensiamo alle lavoratrici madri e donne sul cui futuro pensionistico intervengono negativamente retribuzioni mediamente più basse e la scelta del part-time come soluzione per gestire i carichi di cura. Il ricorso alla previdenza complementare, dunque, rappresenta un’opzione imprescindibile per garantirsi una vecchiaia dignitosa e le aziende possono fare tanto in questa direzione sia educando le proprie persone, sensibilizzandole sull’importanza di fare scelte oculate all’inizio della propria carriera quando l’attenzione per questi temi è piuttosto bassa, sia garantendo tramite accordo, regolamento aziendale condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva”.

Seguici sui nostri canali social: Facebook Twitter 

Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI

Redazione Insurzine

La Redazione di InsurZine è composta da collaboratori, influencer ed analisti, esperti del settore insurtech