
Il miglioramento dei fattori legati al benessere dei dipendenti può aumentare le performance aziendali da un minimo dell’11% fino al 55%. È quanto emerge dall’indagine Global Wellbeing Survey condotta da Aon su oltre 1.100 organizzazioni. Secondo lo studio, esiste una correlazione positiva tra il benessere dei dipendenti e una vita lavorativa sostenibile, che può avere un impatto sulle prestazioni aziendali. Intraprendendo, infatti, attività in ambito wellbeing per i dipendenti, tramite iniziative e investimenti, e diffondendo una cultura e clima di benessere, le aziende migliorano in termini di resilienza, flessibilità e senso di appartenenza della forza lavoro, rendendo la vita lavorativa più sostenibile.
L’indagine ha scoperto una maggiore propensione dei datori di lavoro verso i programmi di wellbeing. A livello globale, l’87% delle aziende ha messo in atto almeno un’iniziativa per il benessere, dato che è rimasto invariato rispetto al 2020, mentre l’83% degli intervistati ha dichiarato di adottare una strategia di wellbeing, rispetto al 55% emerso dall’edizione 2020 del report.
“Nonostante le aziende debbano affrontare una crescente volatilità e incertezza legate a inflazione, pandemia globale, cambiamento dei modelli della forza lavoro e conflitti geopolitici, l’ultima indagine sul global wellbeing dimostra che i datori di lavoro sono ancora focalizzati sul benessere, ora più che mai”, ha dichiarato Stephanie Pronk, senior vice president for health solutions di Aon. “Le aziende stanno costruendo una forza lavoro resiliente aumentando il loro impegno nel benessere dei dipendenti sia in termini di supporto che di investimenti finanziari, il che aiuta anche ad attrarre e trattenere i talenti. Il benessere è tutt’altro che una questione di nicchia: i programmi di wellbeing progettati per rispondere alle diverse esigenze dei dipendenti possono avere un impatto di ampio respiro su un’organizzazione”.
“Le iniziative di wellbeing, se inquadrate in una strategia articolata e lungimirante volta al reale benessere dei dipendenti, si riconfermano essere un asset strategico per le aziende, per le ricadute anche in termini di efficienza e livello di produttività che generano – ha commentato Luca Morandi, amministratore delegato di Aon Advisory & Solutions e head of health solutions in Italia – È importante saperle coltivare e rinnovare, con un attivo e continuo ascolto della popolazione aziendale, per soddisfare le sue reali esigenze e prendere delle decisioni più consapevoli per la forza lavoro”.
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