
Tecnologia, media e telecomunicazioni sono il settore più prolifico in termini di operazioni previste per i prossimi 12 mesi. A dirlo è l’ultima edizione del report M&A Risk in Review di Aon. Infatti, secondo quanto è emerso dall’indagine i dealmaker guardano con interesse alle transazioni future, alla ricerca di opportunità in un contesto di ripresa della crescita globale e di trasformazione digitale.
“Anche dopo l’ultimo periodo, che ha visto un record di operazioni di M&A, i dealmaker hanno mantenuto un accesso stabile alla liquidità a livelli senza precedenti – ha affermato Alistair Lester, global co-Ceo M&A e Transaction Solutions di Aon – Quest’ultimi si trovano però di fronte ad ostacoli importanti e a nuove forme di volatilità, tra cui l’incertezza geopolitica, che porta all’inflazione e all’aumento dei tassi di interesse, l’accelerazione dell’economia digitale, un panorama fiscale in continua evoluzione, sofisticate minacce cyber, valutazioni più approfondite dei programmi ambientali, sociali e di governance e un mercato dei talenti ambizioso, che mette sotto pressione i programmi di assunzione e l’integrazione”.
Infatti, le prospettive sono particolarmente promettenti per le operazioni di M&A nel settore del Tech, Media e Telecomunicazioni (TMT), con quasi tre quarti degli intervistati (70%) che indicano il TMT come il settore più prolifico in termini di transazioni previste per i prossimi 12 mesi, di gran lunga la quota maggiore. Questo dato è nettamente superiore a quello del settore farmaceutico, medico e biotecnologico (PMB), con il 44%. All’estremo opposto, il 54% degli intervistati ritiene che le operazioni di fusione e acquisizione saranno meno attive nel settore dell’energia, dell’estrazione mineraria e dei servizi di pubblica utilità (UEM), a causa delle sfide legate alla riduzione della domanda di materie prime e alla volatilità del mercato delle commodity. Inoltre, quasi tutti i dealmaker si aspettano un aumento dell’attenzione sulle operazioni per le implicazioni Esg.
“Nel contesto attuale, è fondamentale che i dealmaker strategici e di private equity siano lungimiranti per attenuare l’esposizione ai rischi finanziari, fiscali, legali e di altro tipo – ha aggiunto Gary Blitz, global co-Ceo M&A e Transaction Solutions di Aon – I dealmaker sono incoraggiati a identificare le opportunità durante l’intero ciclo di vita dell’operazione per proteggere i loro asset e migliorare i loro rendimenti, nonché a esaminare come le soluzioni assicurative possano migliorare le strutture delle transazioni ed eliminare alcuni imprevisti per acquirenti e venditori”.
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