Andrea Scaffidi - Total Reward & Executive Solution Director di WTW

L’attività M&A ha registrato a livello globale un ottimo inizio anno 2022, con operazioni del valore di oltre 100 milioni di dollari ciascuna superando i risultati del primo trimestre 2021. Questo è quanto emerge da uno studio trimestrale di WTW intitolato “Quarterly Deal Performance Monitor“. I dati, che sono stati raccolti in collaborazione con l’M&A Research Centre della Business School di Londra, hanno rivelato che è stato completato un numero ancora più alto di grandi operazioni (valutate oltre 10 miliardi di dollari) negli ultimi tre mesi rispetto allo stesso periodo del 2021 (6 contro 5).

Secondo lo studio realizzato da WTW si tratta del secondo risultato più alto dal primo trimestre 2008, nonostante il forte calo delle operazioni SPAC registrato nel 2021. “La domanda latente che ha portato il mercato M&A a raggiungere un nuovo record nel 2021 sembra destinata a crescere, alimentata da bassi tassi di interesse e investitori ricchi di liquidità – ha dichiarato Andrea Scaffidi, Total Reward & Executive Solution Director di WTW – Molte aziende che tentano di condurre rapide trasformazioni riguardo alla transizione climatica, tecnologica e ai principi di inclusione e diversità, vedono la possibilità di fare acquisizioni strategiche come un elemento chiave per accelerare questo processo. Quindi, mentre aumenta l’instabilità geopolitica ed economica, stiamo comunque assistendo a un forte slancio delle attività M&A. Le operazioni lente, quelle completate in più di 70 giorni, sono state i migliori indicatori di performance nel primo trimestre 2022, secondo i nostri dati sull’M&A – ha spiegato Scaffidi – Se si considerano anche le complessità legate agli obiettivi Esg, investire più tempo e maggiori risorse per garantire una due diligence di qualità, invece di compiere mosse troppo avventate, può solo aiutare a ridurre il rischio e a creare valore”.

Secondo quanto emerso dall’indagine questo andamento è la conseguenza diretta dell’intensa e prolungata attività di M&A. In media, sulla base della performance del prezzo delle azioni, le aziende che hanno concluso operazioni M&A valutate oltre 100 milioni di dollari in questo periodo hanno sottoperformato l’indice mondiale Msci (Morgan Stanley Capital International ndr.) del 4,4%. Nel primo trimestre 2022, inoltre, tutti gli acquirenti hanno sottoperformato il proprio indice regionale eccetto i dealmaker dell’Asia-Pacifico che hanno sovraperformato il proprio indice regionale del 13,3%, con 46 operazioni concluse nel primo trimestre 2022. Gli acquirenti del Nord America, infine, hanno sottoperformato del 5,3% rispetto al proprio indice regionale con 116 operazioni concluse nello stesso periodo, mentre gli acquirenti europei del 4,3% con 49 operazioni.

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Redazione

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