
I rischi economici, geopolitici e sociali, tra loro interconnessi, dominano il panorama dei rischi tra i leader del G20, che continuano a nutrire forti preoccupazioni relativamente alle turbolenze dei mercati e l’intensificarsi dei conflitti. È questo il quadro emerso dalla Executive Opinion Survey condotta dal World Economic Forum in partnership con Zurich e Marsh McLennan. L’analisi ha raccolto le opinioni di oltre 11.000 dirigenti provenienti da oltre 110 Paesi tra aprile e agosto 2023 prima dell’inizio dell’attuale conflitto in Medio Oriente.
Le principali evidenze emerse
Secondo l’indagine la recessione economica è stata classificata come il rischio principale in 13 dei Paesi che fanno parte del G20. Anche l’inflazione, la difficoltà di reperire talenti, la scarsità di risorse energetiche e la richiesta di piani welfare sono stati identificati tra i primi cinque rischi più importanti del prossimo futuro.
Dopo un anno di temperature globali da record e di gravi eventi catastrofali, i rischi ambientali sono stati superati da altre preoccupazioni. In continuità con i dati dello scorso anno, i rischi ambientali – come gli eventi meteorologici estremi e il fallimento dell’adattamento ai cambiamenti climatici – sono stati citati solo otto volte tra i primi cinque rischi di quest’anno nei Paesi del G20. I rischi tecnologici, comprese le minacce legate all’avvento dell’intelligenza artificiale, compaiono solo tre volte nella classifica dei primi cinque rischi.
“I rischi a breve termine, come quelli economici e legati al mercato del lavoro, dominano oggi l’agenda globale — ha dichiarato Peter Giger, group chief risk officer di Zurich — È importante che le aziende rispondano a queste sfide mantenendo una prospettiva equilibrata sui rischi a breve e a lungo termine. Le imprese possono pensare di avere poco controllo su minacce esistenziali come il cambiamento climatico. Tuttavia, è fondamentale che le aziende esplorino i modi per mitigare questi rischi, rispondendo allo stesso tempo alle sfide immediate”.
“I gravi rischi economici e sociali continuano a preoccupare i leader aziendali del G20 nel breve termine — ha aggiunto Carolina Klint, chief commercial officer Europa di Marsh McLennan — Pur affrontando giustamente queste preoccupazioni immediate, essi dovrebbero anche rimanere consapevoli del fatto che, trascurando i rischi tecnologici significativi, potrebbero lasciare le loro organizzazioni vulnerabili a minacce cibernetiche e legate all’IA sempre più sofisticate, che potrebbero incidere profondamente sulla loro prosperità e sulle comunità in cui hanno sede.”
Infine, in un contesto più ampio, i risultati hanno evidenziato che le preoccupazioni più comuni tra le economie avanzate sono le stesse dei mercati emergenti. La “recessione economica” è stata classificata come il rischio principale in tutte le aree geografiche, mentre gli eventi meteorologici estremi sono l’unico rischio ambientale ad entrare nella top 10 di quest’anno in tutti i gruppi di Paesi siano essi a reddito alto, medio-alto, medio-basso o basso.
Seguici sui nostri canali social: Facebook e Twitter
Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI