
Le ondate di maltempo dello scorso luglio non hanno dato tregua all’Europa centrale e al nostro Paese, causando ingenti danni agli edifici privati e alle infrastrutture pubbliche. Basti pensare che nel solo 2022 sono state registrate a livello mondiale, secondo una ricerca Aon, ben 313 miliardi di dollari di perdite economiche dovute ad incendi, tempeste di grandine ed alluvioni. Oggi, a fronte di questi fenomeni le compagnie assicurative si rivolgono sempre di più a soluzioni digitali per facilitare l’attività peritale e migliorare la valutazione dei rischi. Tra queste rientra anche quella della startup assicurativa olandese Spotr.AI. Nello specifico la società, che è stata recentemente selezionata per partecipare al Global Startup Program di Zurich, ha sviluppato una tecnologia basata sull’IA in grado di effettuare ispezioni automatiche degli edifici attraverso l’uso di satelliti, droni, aerei e open data. A raccontare ad InsurZine la realtà è stato Dirk Huibers ceo della società.
L’IA per colmare i rischi di protezione Cat-Nat
L’idea di Spotr.AI è venuta a Huibers dopo aver notato una mancanza nel settore immobiliare. “Stavo gestendo un’azienda di sensori con le mie due co-fondatrici Tara Campagne e Marieke Dijkstra – racconta – Ci siamo resi conto che molte organizzazioni che gestiscono grandi portafogli immobiliari mancavano di informazioni cruciali riguardo alle loro proprietà, Questo era un problema. Abbiamo così capito che potevamo contribuire alla risoluzione di questa problematica utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per scansionare foto recenti degli edifici ed estrarre così i dati necessari per chi li assicura”. E così nel 2021 nasce Spotr con l’obiettivo primario di utilizzare algoritmi di intelligenza artificiale per effettuare ispezioni e rilevare i cambiamenti degli immobili nel tempo anche a causa dei rischi cat nat. Tra i clienti della società, oltre a banche e real estate, ci sono anche le assicurazioni. Quest’ultime utilizzano Spotr per individuare quali immobili sono sotto assicurati e quali no. “In media, solo il 4% degli immobili assicurati viene ispezionato ogni anno – spiega Huibers – Con Spotr, le compagnie possono ispezionare il 100% degli edifici assicurati ogni anno, per rilevare i cambiamenti sulla base di un’immagine più recente dell’immobile. Questo apre una serie di nuove possibilità per gli assicuratori, tra cui la personalizzazione della copertura e l’upsell, la creazione di nuovi prodotti e un database più affidabile”.
Le partnership con le realtà assicurative
La società, che attualmente è attiva nei Paesi Bassi, nel Regno Unito, in Irlanda, Francia, Svezia e Messico, sta ora guardando con interesse a molti altri paesi europei, incluso il nostro. “Non nascondo che stiamo pensando di offrire la nostra soluzione in Italia – illustra Huibers – Ad oggi abbiamo diverse partnership con varie compagnie in Europa. Stiamo collaborando con Zurich per aiutarli a mantenere il loro vantaggio competitivo nel settore delle assicurazioni commerciali. Non solo, in questo momento stiamo lavorando anche con compagnie affermate come NN e De Goudse”. Un bel risultato se si pensa che Spotr si è affacciata al settore assicurativo da appena un anno.
“Il nostro obiettivo è ispezionare qualsiasi proprietà immobiliare, in qualsiasi parte del mondo, con il solo ausilio di un indirizzo – afferma il numero uno della società – Questo per aiutare le compagnie con una soluzione globale utile per effettuare scansioni ogni anno relative al loro portafoglio di edifici assicurati”.
Innovazione, la sorpresa di Spotr
Riguardo al futuro del settore assicurativo Huibers ritiene che le compagnie stiano trovando una dimensione di maggiore concretezza sul fronte innovazione.
“Penso che non sia mai stato così eccitante essere un assicuratore – dice – Le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno aprendo una serie di possibilità per offrire nuovi prodotti, coperture personalizzate, un’attività di sottoscrizione più efficiente e, in sostanza, cambiare in meglio l’intero settore”.
“Sto vedendo alcune grandi compagnie prendere l’iniziativa e abbracciare positivamente questa ondata di innovazione, oltre che una propensione verso la sperimentazione di tecnologie come l’IA. È sorprendente, perché gli assicuratori non hanno la reputazione di essere società innovative. Ma – conclude – credo che nei prossimi anni saranno proprio le compagnie stesse che dimostreranno a tutti che si stanno sbagliando”.
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