
Nei primi tre mesi del 2023 la raccolta premi del comparto assicurativo italiano è stata pari a 37,6 miliardi di euro. A rivelarlo è l’Ivass che, nella sua ultima comunicazione statistica, che evidenzia da un altro, la contrazione dei rami Vita su base annua (-3,7%), mentre prosegue l’espansione del Danni (+10,3%).
Il calo del business Vita sarebbe dovuto soprattutto all’andamento del ramo III (-38,2% annuo), mentre il ramo I registra un incremento del +14%; si osserva inoltre un notevole aumento della raccolta legata ai Fondi di ramo VI, quasi raddoppiata rispetto al 2022. Cresce ancora la quota di raccolta intermediata da sportelli bancari e postali e agenzie, diminuisce invece il peso della rete dei consulenti finanziari.
Lo sviluppo del Danni è trainato dai rami non Auto (+12,7%), in particolare: Salute (+14%), Property (+10,6%) e Rc generale (+13,7%), Credito e Cauzione (+16%). Lieve recupero della raccolta anche per il comparto Auto (+6,6%), dopo oltre 10 anni di contrazione. Qui, da gennaio a marzo, cresce la quota di premi intermediati da broker e agenti rispetto al totale (rispettivamente del 17,5% e 4%); mentre le agenzie con mandato riducono il loro giro a poco più del 64%. Infine, Ivass ha osservato sia nel settore Vita sia nel Danni una riduzione progressiva del numero di assicurazioni con sede legale in Italia, anche dovuta a operazioni di acquisizione e fusione.
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