
Ben otto consumatori su dieci hanno notato un aumento delle frodi e delle truffe online, con uno su quattro che afferma di aver ricevuto personalmente dei tentativi di frode nell’ultimo anno, mentre il 28% conosce qualcun altro che li ha subiti. Questi sono alcuni dei dati emersi dall’indagine commissionata dall’app finanziaria globale Revolut e condotta da Dynata. A seguito delle evidenze emerse Revolut ha annunciato il lancio di un nuovo corso in-app gratuito progettato per spiegare le truffe alle persone che acquistano online. L’obiettivo del progetto è fornire ai clienti della fintech gli strumenti e le tecniche per mantenere il proprio denaro al sicuro.
“Attraverso il lancio del nostro nuovo corso in-app sulle frodi, miriamo a utilizzare l’educazione per aiutare i nostri clienti a sentirsi più consapevoli – ha affermato Aaron Elliott-Gross, head of fraud and financial crime di Revolut – La consapevolezza mira a renderli più equipaggiati davanti ai fenomeni criminali online oppure sui social media o via telefono”.
Rischi di frode in crescita
Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Global Anti-Fraud Alliance (Gasa) nel 2021 a livello globale sono andati persi oltre 50 miliardi di euro a causa di frodi, mentre nel 2022 in Italia la Polizia Postale ha registrato 36,5 milioni di euro rubati online in seguito a truffe. Una nuova ricerca di Revolut conferma il trend: i consumatori in Italia sono sempre più esposti a frodi e truffe.
La situazione in cui gli italiani si sentono più vulnerabili alle frodi è quella degli acquisti online, dove ad esempio può capitare di non riuscire a identificare un sito fraudolento. Questa opzione è indicata dal 54% degli intervistati ed è seguita dal timore di essere ingannati tramite telefonate e SMS (entrambi indicati dal 48% degli intervistati) e sui social media (36%).
Consumatori impreparati
Nonostante la crescente diffusione delle frodi, i consumatori si sentono poco preparati quando si tratta di prevenirle e proteggersi. Secondo lo studio commissionato da Revolut, infatti, solo il 9% dei consumatori si sente sicuro della propria capacità generale di individuare una truffa. Inoltre, nonostante l’aumento dei casi e la crescente attenzione generale verso l’argomento, il 53% ammette di sapere troppo poco sulle frodi delle carte di credito/debito e vorrebbe saperne di più. Il 50% afferma inoltre di sapere molto poco delle truffe di furto d’identità, che avvengono quando la vittima viene contattata da qualcuno che la convince a trasferire denaro fingendosi qualcun altro, ad esempio un agente della propria banca. Ma c’è anche un 48% che non è preparato contro le frodi relative al furto di account e un altro 36% che non conosce le truffe sugli investimenti e vorrebbe imparare qualcosa per prepararsi nel caso in cui accadano.
“Anche i clienti svolgono un ruolo fondamentale nel proteggersi dalle truffe e – ha continuato Elliot-Gross – il nostro nuovo corso mira ad aiutarli a individuare una truffa quando potrebbero subirne una. Se un cliente non é sicuro dell’operazione che sta attuando e vede uno dei nostri avvisi, deve prestare attenzione e non completare il trasferimento”.
Dall’indagine infine è emerso che a sentirsi più vulnerabili agli acquisti online sono gli italiani tra i 25 e i 34 anni con il 65% che indica questa preferenza, mentre le truffe tramite telefonate sono temute soprattutto dagli over 65 (53%) e quelle tramite SMS sono indicate dal 54% dei consumatori della GenZ. Le frodi che avvengono sulle app di incontri sono temute solo dal 6% degli italiani, più uomini (8%) che donne (5%) e dall 9% sia della GenZ che della GenX.
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