
Nonostante le incertezze economiche, nonostante gli scarsi finanziamenti dell’ultimo periodo, le startup insurtech non hanno perso la loro forza attrattiva. Uno studio condotto da Waterstreet, che ha coinvolto centinaia di importanti leader assicurativi, sostiene che le insurtech saranno la “forza trainante della crescita del settore”. Ad essere convinto di ciò sono quasi sei intervistati su dieci. Lo studio si è concentrato anche sulle nuove tecnologie (intelligenza artificiale, machine learning e blockchain) che possono avere un impatto trasformativo sulle assicurazioni.
Riguardo a queste tecnologie, il 47% dei partecipanti le considera come elementi rivoluzionari nel settore assicurativo danni, soprattutto in aree come l’underwriting e la gestione sinistri. Dallo studio emerge come un’efficace mitigazione del rischio venga considerata una strategia chiave per la redditività, con il 41% dei rispondenti che la identifica come un primario motore di crescita. Gli assicuratori si stanno concentrando su strumenti di analisi predittiva dei dati, come app per la guida sicura e sensori di rilevamento delle inondazioni, per incoraggiare una gestione proattiva del rischio.
Cx elevata e business intelligente: le altre priorità dei player assicurativi
Un altro fattore che viene ritenuto dirimente dai player assicurativi riguarda il supporto ai clienti, soprattutto ora che il settore può disporre di servizi tecnologici in grado di fornire una customer experience elevata. A tal proposito, i risultati dello studio sono inequivocabili: il 45% degli intervistati sottolinea l’indispensabilità di un’assistenza completa al cliente in questa epoca di transizione tecnologica. Rispetto alle dinamiche di soluzioni Pas (Policy Administration System), lo studio ne svela i contorni mutevoli.
In precedenza, gli assicuratori più forti si ancoravano a soluzioni Pas interne, ma la ricerca delinea una situazione di quasi stallo tra i sostenitori degli aggiornamenti Pas interni (43%) e i sostenitori delle competenze esterne (40%), il tutto nel tentativo di stare al passo con i continui cambiamenti. Come pietra angolare della valutazione olistica del rischio, l’assimilazione dei dati esterni è al centro dell’attenzione del comparto, soprattutto con approfondimenti geografici che trascendono i confini convenzionali della valutazione del rischio. Sorprendentemente, uno schiacciante 80% degli intervistati sottolinea l’importanza fondamentale dell’armonizzazione dei pagamenti digitali.
Infine lo studio evidenzia come coltivare la Business Intelligence assuma un ruolo fondamentale nella metamorfosi del settore, facilitando lo sfruttamento del potenziale sconfinato dei dati. Il 63% degli intervistati esalta, infine, le virtù della compatibilità delle app mobile per l’accesso alle polizze in tempo reale, spingendo il settore verso un’era di usabilità aumentata e interfacce incentrate sull’utente.
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