
Ivass ha annunciato una collaborazione con Google per contrastare le frodi online. Solo da inizio anno, l’autorità di controllo ha segnalato ben 140 siti fake. “Confidiamo sul fatto che il programma di verifica per gli inserzionisti che, Google ha avviato e renderà operativo dal 1° novembre, possa fornire un efficace contributo alla lotta contro queste truffe” scrive Ivass in una nota. Per aiutare Google nei controlli, l’autorità di vigilanza ha fornito al colosso di Mountain View, la white list, ovvero l’elenco dei siti degli intermediari italiani regolarmente iscritti al Rui che di recente Ivass ha pubblicato sul proprio sito e che verrà aggiornata con sistematicità.
Da parte sua, Google ha specificato i dettagli dell’iniziativa con un post sul suo blog. “La lotta alle frodi finanziarie nella pubblicità è una priorità assoluta per Google, anche in Italia. Nell’ambito del nostro impegno alla lotta contro le frodi finanziarie, che portiamo avanti attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti e policy che aiutano a proteggere in modo efficace le persone che utilizzano i nostri prodotti e i nostri partner pubblicitari, abbiamo aggiornato le norme relative ai servizi e prodotti finanziari di Google per espandere il nostro programma di verifica per gli inserzionisti di servizi finanziari in Italia. Il nostro obiettivo è creare un nuovo livello di sicurezza contro le frodi, che migliorerà ulteriormente la protezione della nostra rete contro le frodi finanziarie. Grazie a questo nuovo processo di verifica, le entità che desiderano pubblicizzare servizi finanziari regolamentati attraverso i servizi pubblicitari di Google in Italia dovranno dimostrare di essere autorizzate dalle autorità locali competenti. Inoltre, per poter iniziare la propria attività pubblicitaria, sarà necessario aver completato il programma di verifica degli inserzionisti di Google. In Italia il processo di pre-certificazione per gli inserzionisti di servizi finanziari attivi è iniziato alla fine di agosto e l’entrata in vigore di questa policy è prevista per il 1 novembre 2023. Ci impegniamo affinché la pubblicità che mostriamo sia sicura e affidabile e crediamo che la collaborazione con le istituzioni e le autorità di regolamentazione sia essenziale a tal fine”.
Il programma di verifica per gli inserzionisti di servizi finanziari, oggi attivo in diversi paesi nel mondo (oltre all’Italia, per esempio in Spagna, Francia, Australia e Taiwan) è stato lanciato per la prima volta nel Regno Unito. “Da quando abbiamo lanciato la nuova policy nel Regno Unito – continua Google – abbiamo registrato una forte diminuzione delle segnalazioni di annunci che nascondono frodi finanziarie. I buoni risultati ottenuti dimostrano che questa è una soluzione utile ed efficace per proteggere le persone online e per questo è stata estesa anche al nostro paese”.
Il motore di ricerca ha fatto infine sapere di aver implementato norme che impediscono pratiche fraudolente come il phishing, il clickbait o le informazioni ingannevoli su prodotti, servizi o aziende. “Abbiamo anche introdotto regole rigide su come gli inserzionisti possono commercializzare prodotti finanziari come prestiti, servizi di trading sul debito, servizi assicurativi o prodotti finanziari speculativi complessi. I nostri team applicano queste politiche in modo rigoroso e utilizzano sia l’apprendimento automatico, sia la revisione umana per bloccare la pubblicità fraudolenta. Solo nel 2022 abbiamo bloccato o rimosso oltre 198 milioni di annunci che violavano le nostre norme relative ai servizi finanziari” conclude Google.
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