
Nell’era post-Covid il mondo della mobilità è cambiato e con lui anche lo sguardo delle compagnie assicurative che sono sempre più attente al mercato della micromobilità. Secondo l’Auto & Mobility Barometer 2023 realizzato da Europ Assistance sono sempre di più le persone nel nostro Paese che preferiscono spostarsi a piedi mentre è in forte aumento il numero di connazionali che sceglie mezzi sostenibili per muoversi in città, tra vecchi metodi come la bicicletta (52%) o nuovi come il monopattino elettrico (26%).
Ad attrarre sempre più italiani verso la mobilità sostenibile sarebbero diverse ragioni, tra cui una maggiore sensibilità ambientale, una spiccata attenzione al benessere e gli incentivi alla mobilità leggera. Alcune compagnie assicurative hanno deciso di impegnarsi in questo campo. È il caso di Europ Assistance che ha lanciato una polizza ad hoc per coprire chi sceglie mezzi di micromobilità sostenibile per i propri spostamenti quotidiani. Ma non è la sola. Sara Assicurazioni ha sviluppato il prodotto Bici&co che si rivolge allo stesso target di utenti. Vittoria Assicurazioni ha invece realizzato una copertura per proteggere il cliente e ogni componente della sua famiglia che sceglie veicoli green (biciclette, monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel) per muoversi in città. Proprio Vittoria, con Vittoria Hub e il suo programma di accelerazione VIA2, ha deciso di investire in una startup che si rivolge a chi si muove in modo sostenibile. Si tratta della startup veneta SafeRiding. A raccontarci la realtà è stato il suo fondatore e ceo Pietro Lucchini.
“SafeRiding è nata perché muovendomi in bicicletta, così come faceva il resto del team, mi sono accorto che c’era l’opportunità di valorizzare questa mobilità premiando tutti coloro che pedalando non emettono CO2 e non generano traffico. Inizialmente ci siamo focalizzati sulla bicicletta con un modello di business che coinvolgeva anche i negozianti di biciclette; infatti, fino al 27 dicembre 2022 il nostro brand name era SaveBiking. Dal 2023 ci siamo evoluti accorgendoci che gli occhi erano puntati a 360° sulla mobilità sostenibile: da qui il cambio nome in SafeRiding”.
L’app di SaveRiding
SaveRiding è nata come un’app mobile pensata per il ciclista, urbano o sportivo, in grado di registrare i tragitti e generare punti in base ai km percorsi. Come premio per l’attività salutare ed ecologica, i punti si possono convertire in voucher che offrono sconti per diversi servizi forniti dalle aziende partner della società. Dopo il rebranding, l’app è rivolta anche ad altri fruitori della mobilità sostenibile, non solo i ciclisti.
“Oggi la nostra soluzione tech è in grado di riconoscere chi si muove a piedi, in bici, in monopattino e chi invece si muove in auto, premiando chi utilizza mezzi sostenibili – afferma Lucchini – In questo modo si accumulano punti con elementi di gamification che possono essere utilizzati presso i nostri partner che offrono sconti esclusivi su diversi prodotti e/o servizi. Presto l’app verrà implementata e riuscirà a riconoscere anche chi si muove con alcuni mezzi di trasporto pubblico”.
La collaborazione con il mondo assicurativo
Il ciclismo sportivo e amatoriale porta con sé anche concetti relativi a sicurezza e salute. Lo stesso vale per tutte le altre forme di micromobilità. Ecco che così si apre la questione assicurativa. Spiega Lucchini: “Tra i nostri partner abbiamo Vittoria Assicurazioni. Insieme alla compagnia oggi offriamo delle polizze per la micro-mobilità. Avere un monitoraggio costante della mobilità dell’utente ci permette di individuare la virtuosità di una persona anche a livello assicurativo. Per esempio, la nostra app ci consente di vedere chi utilizza l’auto e, di conseguenza, di vederne lo stile di guida. Questo è un aspetto interessantissimo per una compagnia che può fare delle offerte al cliente personalizzate e attirare nuovi utenti su cui fare cross selling e out selling. In particolare, gli assicuratori ottengono un profilo di rischio di mobilità definito per ciascun utente in modo da poter offrire vantaggiose polizze comportamentali mantenendo sotto controllo i margini. Alcuni dei nostri utenti guidano una volta alla settimana per pochi chilometri e in modo prudente, ed hanno uno storico di incidentalità ottimale. Proporre loro una polizza Rca a 150 euro invece che a 250 euro è l’opportunità per acquisire nuovi clienti, a cui saranno vendute altre polizze, ma anche di marginare su questa prima polizza”.
Molte compagnie assicurative stanno cercando di sviluppare qualcosa di simile a quello che fa la startup guidata da Lucchini. “Ovviamente i costi di sviluppo che hanno le compagnie sono superiori ai nostri perchè hanno un’organizzazione strutturata da muovere – commenta il fondatore di SaveRiding – Le assicurazioni, inoltre, si concentrano sugli utenti già clienti; quindi, hanno una spinta moderata perchè dovrebbero proporre loro di risparmiare attraverso un prodotto innovativo che riconosce la mobilità sostenibile e magari anche lo stile di guida moderato. Invece con SaveRiding possono ottenere dati provenienti da altri utenti possibili futuri assicurati”.
Insurtech, il futuro è ora
In merito al fenomeno insurtech Lucchini ritiene che il settore debba trovare ancora una dimensione di maggiore concretezza nel nostro Paese. “Le compagnie in Italia dovrebbero muoversi più velocemente nel loro percorso di digitalizzazione, altrimenti il rischio è di trovarsi in casa realtà più smart e dinamiche, capaci di rubare quote di mercato importanti. Detto questo, io vedo l’innovazione assicurativa nel nostro Paese ancora troppo lenta. Confido che l’insurtech italiano si muova in maniera più veloce, ciò significa dover rischiare di più e non perdere le opportunità che presenta il mercato”.
Seguici sui nostri canali social: Facebook e Twitter
Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI