
Il calo degli investimenti nel settore insurtech è sotto gli occhi di tutti. A farne le spese sono anche player affermati come Pie Insurance, Root, Oscar Health. Anche i cugini d’Oltralpe non se la passano bene. È il caso di Luko, specialista dell’assicurazione sulla casa, che avrebbe avviato una procedura di salvaguardia accelerata per facilitare il rimborso del proprio debito, pari a 45 milioni di euro. L’indiscrezione è stata raccolta da Afp che ha citato una fonte vicina al dossier. Secondo la rivista specializzata L’Argus de l’Assurance, la richiesta è stata depositata presso il tribunale di commercio di Bobigny e mira a ottenere “una ripartizione del debito di 45 milioni di euro”. La fonte ha tenuto a precisare all’Afp che il modello di business dell’insurtech è “buono” e “sostenbile”. Questo per allontanare gli spretti di un possibile taglio della forza lavoro.
A quanto si è appreso, la richiesta di apertura di una procedura di salvaguardia arriva dopo due acquisizioni importanti effettuate da Luko nel 2022: la prima quella dell’assicuratore tedesco Coya a gennaio, poi quella dello specialista francese in assicurazioni sugli affitti non pagati Unkle a marzo. La società aveva previsto una raccolta fondi per portare denaro in cascina, ma ciò non è avvenuto portando così al mancato saldo ad aprile di un pagamento di 12 milioni di euro nei confronti di Unkle. Secondo L’Argus de L’Assurance, con la procedura di salvaguardia, Luko mira a rinegoziare l’intero debito di 45 milioni di euro contratto da Luko con i suoi creditori e non solo i 12 milioni di euro dovuti a Unkle. Ad oggi Luko vanta 400 mila assicurati oltre che una presenza in diversi paesi europei, tra cui Francia, Germania e Spagna. A fine 2020 la società ha raccolto in un round di finanziamento di Serie B 50 milioni di euro.
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