
Costo della vita, nuove tecnologie e privacy dei dati sono tra i fattori che maggiormente influenzano le scelte assicurative dei consumatori. A dirlo è lo studio Guidewire “How Insurers Can Support Their Customers in Uncertain Times” che ha intervistato 1.000 consumatori assicurativi del Regno Unito di età compresa tra i 18 e i 55 anni. Il report è stato ripreso anche in Francia, Germania e Spagna. Tutti i sondaggi si sono svolti nel febbraio 2023 e fanno parte di uno studio annuale sul sentiment dei clienti assicurativi, condotto negli ultimi quattro anni.
La ricerca ha evidenziato alcune delle strategie adottate dagli assicuratori per avvicinare i clienti assicurativi più giovani: nel caso delle polizze auto si fa strada la copertura basata sull’utilizzo, in inglese usage-based insurance (Ubi). Nel Regno Unito la stipula di questa tipologia di assicurazione è aumentata solo del 2% del 2023. La crescita più importante si è però registrata tra i giovani dove l’utilizzo di Ubi è cresciuto del 5% tra i 35-44enni e del 13% tra i 18-24enni. Tra coloro che hanno stipulato una polizza Ubi, il 35% ha dichiarato di averla scelta per il minor costo rispetto alle coperture tradizionali.
Stando ai dati raccolti, si evidenzia un appetito da parte dei clienti per servizi più proattivi e preventivi da parte degli assicuratori. Due terzi (66%) degli intervistati nel Regno Unito hanno affermato che vorrebbero accedere a servizi che li avvisassero di potenziali danni prima che si verificassero, in aumento del 6% rispetto ai risultati del 2022. L’interesse in tutta Europa è ancora più alto, in particolare in Germania (79%) e Spagna (82%).
Sembra scemare invece l’interesse dei clienti nel cercare coperture in attori “estranei” al settore assicurativo. La percentuale di consumatori disposti ad acquistare la propria assicurazione da società come Tesla, Ikea o Amazon è infatti calata in un anno dal 45% al 39%. Ai consumatori di assicurazioni del Regno Unito è stato anche chiesto se avrebbero utilizzato il nuovo Amazon Insurance Store disponibile sul mercato. Tre su dieci (30%) hanno affermato che lo userebbero, mentre un ulteriore 30% ha risposto che Amazon è un marchio affidabile e quindi non vede alcun motivo per non utilizzarlo. Il 17% si mostra dubbioso mentre il 13% ha risposto che non lo userebbe affatto.
L’importanza del fattore privacy
La privacy dei dati è emersa come una chiara linea di demarcazione tra le persone che scelgono servizi o prodotti assicurativi. Diminuisce dal 28% al 18% la percentuale di coloro che affermano di non capire perché gli assicuratori utilizzino la telemetria dei sensori per scopi assicurativi. Tra i dati che gli intervistati sono disposti a cedere alle compagnie per fini assicurativi ci sono quelli in tempo reale sui sistemi idraulici domestici per rilevare perdite (24%) e i dati per monitorare i problemi dei sistemi di riscaldamento domestici (22%).
“La fiducia nel modo in cui gli assicuratori utilizzano i dati dei clienti è essenziale per l’innovazione e il cambiamento nel settore – ha affermato René Schoenauer, product marketing director Emea di Guidewire – Ma l’elaborazione dei dati è spesso criticata perché le persone sentono che loro e i loro comportamenti vengono trattati come una merce. Gli assicuratori possono davvero porre rimedio a questo malinteso e dovrebbero evidenziare come un uso più intelligente e sensibile dei dati equivalga a prezzi migliori, copertura personalizzata flessibile e persino servizi che prevengano in primo luogo danni e perdite”.
Il caro vita pesa sulle spese assicurative
Sull’acquisto di soluzioni assicurative pesa anche il caro vita. Lo studio ha infatti rilevato che quattro consumatori su dieci (42%) stanno ancora valutando se ridurre la spesa assicurativa. “Il fatto che il costo della vita sia ancora al primo posto per molti non è certo una sorpresa date le prospettive economiche – ha spiegato Schoenauer – Dato che la situazione finanziaria potrebbe rimanere difficile per le famiglie per un po’ di tempo, gli assicuratori devono sviluppare e fornire ai propri clienti nuove offerte flessibili basate sull’utilizzo il più rapidamente possibile. Questi dovrebbero essere disponibili per beni selezionati e importanti o fornire protezione per danni specifici”.
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