Gigantiello, Girls Code Up, Axa

260 le studentesse di 11 scuole superiori di Roma, Torino, Napoli e Bari, che hanno partecipato a 250 ore di formazione e 144 laboratori e realizzato complessivamente 1.647 progetti e 111 Metaversi. Sono questi i risultati di Girls CodeUp, un progetto promosso da Codemotion e Axa Italia e presentati ieri a Roma al The Hub – LVenture Group, in occasione della giornata internazionale delle ragazze nel settore Ict.

L’iniziativa promossa dalla compagnia, aderente al Manifesto di Repubblica Digitale, mira a ridurre il gender gap in ambito tecnologico e aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’healthcare nelle nuove generazioni. Nel loro percorso di formazione le studentesse hanno avuto la possibilità di apprendere le basi del coding e realizzare software, applicazioni, ambienti 3D nel Metaverso e nuove idee e servizi sui temi della salute, del benessere e della prevenzione attraverso l’uso consapevole dei dati e delle tecnologie, a partire da uno speciale Dataset (anonimizzato) fornito da Axa Italia a tema healthcare.

Dei progetti realizzati, sono cinque quelli selezionati, tra cui due dell’Istituto Armellini di Roma: una rappresentazione della depressione sotto forma di installazione artistica all’interno di un Metaverso sul rapporto della persona con la patologia e il percorso per superarla e un Metaverso strutturato in diversi ambienti, da un bosco a una “stanza delle lampadine”, che invita il visitatore a riflettere sul ruolo terapeutico dell’arte.

Nei suoi saluti di apertura, Maria Chiara Iannarelli, Vice Presidente IX Commissione Lavoro, Formazione, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Istruzione, Diritto alla Studio della Regione Lazio, ha focalizzato il suo intervento sul contributo fondamentale delle donne nei percorsi STEAM e condiviso iniziative concrete portate avanti dalla Regione Lazio in questo ambito.

Nel panel di discussione, Chiara Russo, CEO & Co-founder di Codemotion,con un’analisi della presenza delle donne nel mondo ICT e un punto sul potenziale ancora inesplorato, anche in termini di nuove professioni; Giacomo Gigantiello, CEO del Gruppo AXA Italia, sul legame intrinseco tra innovazione e inclusione e sull’importanza di mettere a fattor comune esperienze e percorsi culturali diversi per avvicinare le ragazze al mondo STEAM.

Presenti inoltre Chiara Brughera, Managing Director di SheTech,che ha portato la propria esperienza e visione personale sul valore aggiunto che le donne possono portare nel mondo tech; Gabriella Greison, fisica, scrittrice, attrice, conduttrice e divulgatrice scientifica, che ha raccontato quali sono i modelli da cui trae ispirazione, quali sono le le potenzialità del metaverso e quanto la tecnologia può aiutare a diminuire il gender gap; Francesca Reich, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato,con una riflessione sul valore della cultura STEAM e sull’importanza di mettere in atto quelle leve, dal networking al ruolo dei mentor, per sostenere il talento delle ragazze.

“Oggi lavorare con la tecnologia significa disegnare creativamente soluzioni reali a problemi concreti – ha commentato Russo – Le donne possono dare un grande contributo nelle professioni tech, ma oggi ancora troppo spesso sono lasciate indietro dal settore IT a causa degli stereotipi di genere e dei bias presenti nell’ambito delle materie steam. Ecco perché con Girls CodeUp abbiamo voluto agire sull’istruzione, perché crediamo che sia il primo tassello del percorso per raggiungere una maggior consapevolezza da parte delle ragazze di quanto la tecnologia sia creativa, divertente e alla loro portata. La risposta delle studentesse coinvolte è stata estremamente positiva e i progetti che hanno realizzato rispecchiano appieno lo spirito che deve caratterizzare i professionisti e le professioniste tech del futuro: unire pensiero analitico e creativo per trovare nuove soluzioni”.

“Innovazione e inclusione sono due pilastri della strategia di Axa e questo è il motivo per cui siamo orgogliosi di essere stati pionieri nel lancio di Girls CodeUp – ha spiegato Gigantiello – Per essere sempre più una data driven company, oltre a investire oltre 150 milioni negli ultimi 3 anni in tecnologia, digitalizzazione e data, investiamo sullo sviluppo delle competenze, attraverso collaborazioni di valore con il mondo dell’università e della ricerca e sostenendo concretamente donne che vogliono fare impresa. Per avere un impatto concreto sul futuro, dobbiamo coinvolgere sempre più le nuove generazioni e sostenere le donne che desiderano esplorare le discipline scientifiche, contribuendo a ridurre il gender gap in ambito digitale. In chiave di inclusione e crescita, occorre attivare le risorse migliori della nostra società”.

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Redazione Insurzine

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