
Incidenti informatici, interruzione dell’attività e guasti alle infrastrutture critiche sono i rischi principali per le aziende del settore technology, media e telecommunications (TMT). A rivelarlo è il Global Industry Solutions TMT Outlook di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), parte del più corposo Global Enterprise Risk Survey lanciato a gennaio.
Per quanto riguarda gli incidenti informatici, l’indagine sottolinea come il settore TMT arrivi a detenere grandi quantità di dati e informazioni personali e come ciò lo renda un obiettivo primario per i criminali del web. Per questa ragione, la compagnia sostiene che è importante predisporre sistemi di protezione informatica che includano back-up regolari, segmentazione dei dati, rilevamento degli end-point e autenticazione a più fattori. Anche l’interruzione di attività è un fattore da non sottovalutare. Infatti la business interruption costituisce il principale fattore di costo in oltre il 50% degli indennizzi informatici a livello globale.
“La grande quantità di dati personali detenuti da queste aziende è un obiettivo primario per i criminali informatici – ha affermato Jody Yee, global head of TMT industry solutions di AGCS – Possono essere venduti sul dark web o utilizzati per commettere operazioni fraudolente o estorcere riscatti alle vittime. C’è anche un alto rischio di tempi di inattività e perdita di dati, a seguito di un attacco ransomware o della distruzione dolosa dei dati”.
Attenzione alle infrastrutture critiche
Le infrastrutture critiche si sono rivelate sempre più un bersaglio. Nel 2022, per esempio, gli attacchi fisici alla rete elettrica degli Stati Uniti sono aumentati più del 70%”. “Allo stesso tempo, l’ampia diffusione di nuove tecnologie significa che ora si fa sempre più affidamento sui fornitori di cloud e su altri intermediari – ha aggiunto Yee – Tutti questi attori costituiscono un mondo interconnesso dipendente da infrastrutture essenziali. Se un fornitore di servizi cloud fallisce, l’impatto su un’azienda e sulla sua catena di approvvigionamento può essere significativo. Il fallimento dei sistemi automatizzati che utilizzano dati condivisi può portare ad una perdita di ordini, ad una mancata consegna di beni e servizi e ritardi nei processi di supporto”.
Rischi legati a fenomeni cat nat da non sottovalutare
Un’analisi condotta da Agcs su un campione di 5.000 sinistri per un valore di 1,2 miliardi di euro, catastrofi naturali, incendi e criminalità, compresi gli atti vandalici e la violenza politica, sono le prime cause principale di perdite per il settore TMT. Nel dettaglio, le catastrofi naturali rimangono una delle principali criticità per le aziende del settore, arrivando a coprire il 67% del valore dei sinistri analizzati: molte imprese, per esempio, si trovano in città o campus costieri e, di conseguenza, possono essere soggette al rischio di tornado e uragani.
Invece, atti dolosi e criminali, come gli incidenti di hacking o il furto di attrezzature di alto valore, costituiscono la terza causa di perdita per valore, nonché la ragione più frequente di sinistri. Negli ultimi anni le aziende hanno anche presentato richieste di risarcimento per danni a proprietà e infrastrutture, compresi gli incendi, derivanti da sommosse, saccheggi e disordini civili sulla scia di proteste e sommosse sociali, come quelle relative all’omicidio di George Floyd da parte della polizia negli Stati Uniti nel 2020.
“Questo rapporto sull’industria TMT è una testimonianza dell’interdipendenza e dei rischi cumulativi nel mondo connesso in cui viviamo e lavoriamo – ha aggiunto Yee – Le aziende non possono prevedere tutte le eventualità. Tuttavia, monitorare le questioni geopolitiche, analizzare i rischi e consultare gli esperti, a livello locale e globale, per quanto possibile, è un buon inizio”.
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