
Zurich sta testando l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa (per intenderci quella che sta alla base di ChatGpt) nelle aree sinistri e modellazione del rischio. Lo ha rivelato Ericson Chan, Group Chief Information e Digital Officer del gruppo assicurativo, al Financial Times. “L’IA potrebbe creare un’enorme quantità di efficienza in lavori come l’estrazione di informazioni da documenti lunghi e la scrittura di codice per modelli statistici” ha affermato Chan che ha voluto rassicurare le persone che lavorano come sviluppatori. “L’IA non sostituerà queste professionalista ma va intesa come una sorta di co-pilota”. Allo stesso modo, per i processi di underwriting, per la gestione del sinistri, “non sostituirà le persone ma renderà i processi molto più efficienti”. Da tempo Zurich sta utilizzando l’IA per estrarre dati dalle descrizioni dei sinistri e altri documenti per “identificare la causa specifica della perdita in un’intera sezione dei sinistri con l’obiettivo di migliorare la sottoscrizione”.
L’acquisizione di Alphachat.ia
Anche sul fronte IA conversazionale la compagnia è attiva da tempo. Nel 2021 ha acquisito la società estone Alphachat.ai che fornisce un servizio di questo tipo proprio per sviluppare assistenti virtuali intelligenti sia per scopi interni che esterni. In quel caso fu proprio Chan a commentare l’operazione con queste parole: “Abbiamo impiegato decenni per imparare a comunicare con i computer attraverso diversi linguaggi di programmazione. Ora è tempo che i computer imparino ad avere una conversazione personale con tutti noi. L’elaborazione del linguaggio naturale è la chiave per migliorare ulteriormente l’esperienza del cliente, integrando l’interazione umana nel modo più naturale. Siamo molto lieti che AlphaChat si unisca a Zurich per aiutarci a far progredire ulteriormente la nostra trasformazione digitale”.
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