
Sembra che il mondo assicurativo sempre più in affannosa ricerca di clienti da assicurare abbia individuato nella emergente piattaforma social cinese un nuovo strumento di acquisizione del business. In Europa molte Compagnie assicurative stanno creando profili istituzionali per provare ad intercettare nuovi clienti tra i Millennials (1981- 1996) e gli Zoomers (1997- 2012). Può essere la strategia giusta? TikTok è lo strumento idoneo o può diventarlo? O investire ingenti risorse nella piattaforma che sta spodestando Facebook può essere solo un errore?
La seconda, credo. La Polizza Assicurativa è un prodotto che ha bisogno di essere spiegato e intermediato non da un algoritmo nato per intrattenere. Quindi bene TikTok per creare campagne di adeguata informazione e cultura assicurativa ma scordiamoci che gli Zoomers o generazione Z possano acquistare su questo canale. La controprova è stato il clamoroso flop della politica che nelle ultime elezioni italiane ha cercato di portare al voto i tiktoker, senza il successo sperato. Insomma, cari assicuratori, rimboccatevi le maniche e utilizzate per vendere le polizze quello che avete avuto da sempre a disposizione: conoscenza e capacità condita dalla tecnologia. Altro non serve. Nemmeno TikTok!
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