
L’importanza di prendersi cura e proteggere la propria salute oggi è più che mai al centro della vita degli italiani. I cittadini del Bel Paese però desiderano una maggiore integrazione tra welfare privato e sanità pubblica. Questa è stata la principale evidenza emersa dall’evento organizzato da Metasalute, il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’industria metalmeccanica, installazione di impianti e del comparto orafo, e volto a discutere le convergenze e le sinergie possibili tra sanità pubblica e sanità integrativa. I rappresentanti del mondo accademico, di aziende sanitarie pubbliche e mondo assicurativo si sono riuniti lunedì 11 luglio per confrontarsi sul tema. Nel corso della mattinata, inoltre, l’assemblea di Metasalute ha eletto il nuovo cda e ha nominato Massimiliano Nobis come nuovo presidente, mentre Daniela Dario (Federmeccanica) è stata nominata vicepresidente.
Ssn e sanità integrativa: quali convergenze
Alla presenza del Ministro della Salute, Roberto Speranza è andata in scena la tavola rotonda “Servizio Sanitario Nazionale e Sanità Integrativa: quali convergenze”. Ad aprire i lavori è stato il presidente uscente Silvano Simone Bettini. “Con quasi 1,7 milioni di aderenti inclusi i familiari fiscalmente a carico e non e oltre 4,2 milioni di prestazioni sanitarie erogate nell’ultimo anno, questo Fondo si è rivelato uno strumento fondamentale per tutti i nostri lavoratori, per le loro famiglie, per le aziende, con un ruolo fondamentale soprattutto durante la pandemia nell’alleggerire la pressione sugli ospedali pubblici già sovraccaricati e sotto pressione – ha affermato Bettini – L’evento di oggi offre una prima occasione di confronto che mi auguro possa continuare nel tempo, per guardare al futuro e trovare punti di incontro utili a costruire forme di integrazione tra il nostro modello di welfare e il mondo sanitario pubblico”.
A seguire è intervenuto Speranza dichiarando che ci troviamo in una fase delicata e in un momento cruciale per la storia del nostro servizio sanitario, dove c’è bisogno del contributo da parte di tutti, dove la sanità integrativa rappresenta un tassello che va inserito nella nuova stagione di investimenti sul Ssn prima mattonella di rilancio del Paese. Ed è solo unendo le forze, ognuno nel proprio ambito, che è possibile trasformare questa fase difficile in un’opportunità di rilancio per l’Italia. Una considerazione condivisa anche da Marco Micocci, Professore ordinario di matematica finanziaria e scienze attuariali e attuario del Fondo Metasalute, che in particolare ha illustrato tipologie di prestazioni erogate e principali esigenze manifestate dagli iscritti.
L’intervento di Massimiliano Dalla Via, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo RBM Salute, con cui Metasalute eroga le proprie prestazioni, è servito a porre l’accento sul ruolo che le imprese di assicurazione specializzate nel comparto delle polizze sanitarie possono avere a supporto del Ssn, tra le criticità di un sistema di regole ormai superato, vincoli di età e rimborsabilità delle prestazioni, e le opportunità di convergenza che si possono cogliere nello sviluppo con il sistema pubblico. Uno scenario che è stato presentato da Valerio Mari, direttore staff direzione generale dell’Azienda Usl Toscana Centro, che ha illustrato percorsi possibili di collaborazione tra una struttura pubblica e l’assistenza sanitaria integrativa per garantire una continuità assistenziale e rilanciare il servizio sanitario pubblico.
Alcune riflessioni, anche di carattere economico e di sostenibilità di questo nuovo modello, per favorire lo sviluppo del SSN in sinergia con i Fondi sanitari integrativi sono state condivise dal Prof. Federico Spandonaro, docente presso l’Università San Raffaele di Roma, Presidente del Comitato Scientifico di C.R.E.A. (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) e membro del Comitato Scientifico di Metasalute.
“Se la sanità pubblica ha il compito di rispondere alle necessità sanitarie delle persone, la sanità integrativa contrattuale può offrire un sostegno importante, da un punto di vista di risorse, anche economiche – ha chiosato Daniela Dario , vicepresidente Metasalute – Il nostro impegno sarà quello di continuare il percorso di crescita e innovazione del Fondo contribuendo a una sempre maggiore efficienza nell’erogazione delle prestazioni e nella qualità dei nostri piani sanitari”.
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