
La strada verso una completa digitalizzazione del settore assicurativo è ancora lunga. È quanto si evince leggendo i dati dello studio Acord “2022 Insurance Digital Maturity Study” che ha visto coinvolte 200 tra le maggiori compagnie assicurative del mondo. Tra queste meno del 25% ha veramente digitalizzato la propria catena del valore, mentre più del 10% non sta sfruttando appieno il potenziale delle tecnologie digitali all’interno dei propri processi aziendali. Inoltre, più della metà degli assicuratori coinvolti nello studio sta ancora esplorando come applicare la digitalizzazione al proprio modello di business.
“La pandemia globale ha accelerato la trasformazione digitale che era già in corso nelle organizzazioni lungimiranti”, ha affermato Bill Pieroni, presidente e Ceo di Acord. “Il settore ha visto cambiamenti in dieci mesi che altrimenti avrebbero richiesto dieci anni. Il divario tra coloro che hanno dato la priorità alla digitalizzazione e coloro che hanno sistematicamente sotto investito, è ora impossibile da ignorare”. “L’intento strategico non ha senso se non è accompagnato dall’allocazione delle risorse”, ha aggiunto Pieroni. “Gli assicuratori non devono solo abbracciare l’imperativo della digitalizzazione, ma devono dedicare la massa critica di tempo, talento e budget agli investimenti digitali. L’allineamento di tecnologia, processi, organizzazione e strategia è un prerequisito per ottenere prestazioni elevate nel settore”.
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