
Il piano strategico realizzato dal governo italiano per accedere ai fondi europei del programma Next Generation EU metterà a disposizione delle imprese ingenti risorse per favorire la crescita sostenibile del Paese. Per la realizzazione di opere infrastrutturali sarà necessario acquistare delle polizze specifiche. Del ruolo delle compagnie nel raggiungimento degli obiettivi Esg previsti dal Piano nazionale di ripresa e di resilienza (Pnrr) si è discusso durante l’evento organizzato da DLA Piper e Marsh e andato in scena il 5 maggio.
Ad aprire i lavori è stato Angelo Borselli di DLA Piper che ha spiegato come il Pnrr per l’Italia sia un’occasione unica per innovare. “Il Piano nazionale di ripresa e di resilienza è in grado di mettere in moto un cambiamento, ma per questo servono delle persone con competenze solide”.
Pnrr e Sostenibilità
A concordare con Borselli è stata Monica Marcucci, avvocato a capo dell’ufficio consulenza legale di Ivass, che ha ribadito come nel settore assicurativo non bisogna mai smettere di parlare di sostenibilità. “Ultimamente si parla spesso di ciò che ci si aspetta dalle compagnie assicurative e di come queste si stanno muovendo per trovare soluzioni adatte per cogliere le possibilità offerte dal Pnrr. Il loro ruolo assume due diversi aspetti: il primo è quello di investitori istituzionali, mentre il secondo è quello di soggetti che professionalmente vendono coperture per i rischi più vari”.
“È importante che le imprese, con una gestione accorta del loro business, scelgano di investire correttamente nel green – ha continuato Marcucci – Il ruolo delle assicurazioni è quello di procurare delle coperture attente alla transizione climatica. Grazie alle nuove tecnologie questo è possibile. A questo proposito è importante ricordare la partecipazione di Ivass alla sandbox regolamentare”.
Compagnie e Sostenibilità
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede una ripartenza del Paese e per far sì che questo avvenga è necessario che le imprese e le compagnie lavorino insieme. “Dopo la pandemia, l’Italia ha bisogno di attuare un forte piano di ricostruzione – ha detto Nilay Ozden, managing director, Finpro practice leader continental europe di Marsh – L’industria assicurativa sta cercando di assestarsi ai temi legati alla sostenibilità. Le imprese non devono spaventarsi di fronte a questo, ma anzi accogliere il cambiamento positivamente per attrarre talenti, clienti e investitori per apportare ricchezza al loro business”.
A concordare con Ozden è stato Andrea Mencattini, head of governance & institutional relations di Generali, che ha ricordato come anche le imprese assicurative potranno usufruire dei fondi del Pnrr per digitalizzare il loro business. “Le reti di vendita hanno ancora un ruolo fondamentale nella distribuzione assicurativa. La digitalizzazione del settore porterà all’avviamento di un processo di svecchiamento del mondo insurance. Inoltre, ricordiamoci che la digitalizzazione prevista dal Piano riguarderà anche la pubblica amministrazione e questo significa che il settore pubblico avrà bisogno di polizze specifiche per garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema”.
A chiudere i lavori è stata Simonetta Acri, chief mind market officer di Sace, che ha ribadito come il Piano nazionale previsto dal governo Draghi dovrà tener conto della situazione geopolitica attuale e degli strascichi della pandemia. “Il conflitto Russia-Ucraina ha fatto riflettere l’Unione Europea sul fatto di dover rinnovare il crisis framework che aiuterà tutte quelle aziende impattate negativamente dal conflitto in atto. Inoltre, non dimentichiamo, che come nazione abbiamo problemi di diseducazione legati alla sostenibilità. Per fare in modo che i fondi destinati all’Italia dal Piano europeo siano utilizzati al meglio occorrerà investire nella cultura delle energie rinnovabili”.
Seguici sui nostri canali social: Facebook e Twitter
Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI