cYBER, cybersecurity

Dbrs Morningstar ha recentemente pubblicato un report in cui analizza il potenziale impatto degli attacchi informatici causati dal conflitto Russia-Ucraina e i conseguenti effetti sul settore assicurativo. “Sebbene gli atti di guerra (dichiarati o meno) siano in genere esclusi dalle polizze assicurative informatiche – ha affermato Marcos Alvarez, senior vice president e head of insurance – L’attuale conflitto potrebbe potenzialmente aumentare le richieste di indennizzo assicurativo e riassicurativo in Europa e Nord America”.

L’analisi

Secondo la società, il conflitto in corso ha già aumentato il numero di incidenti informatici, che per lo più consistono in attacchi denial-of-service distribuiti e non sofisticati. Quest’ultimi sono attacchi volti a spegnere una macchina o una rete, rendendola inaccessibile. Dall’indagine di Dbrs Morningstar emerge, inoltre, che nonostante gli atti di guerra siano in genere esclusi dalle polizze assicurative informatiche, rimane da comprendere se un attacco cyber rientri o meno all’interno di quella serie di attacchi che vengono effettivamente ordinati da attori statali belligeranti. L’analisi affronta anche l’aspetto relativo all’aggiornamento delle esclusioni di guerra all’interno delle polizze assicurative, avvenuto 3 anni fa, ma che di fatto non ha ancora trovato un riscontro effettivo sul fronte delle coperture assicurative. Infatti, sia gli assicuratori che i riassicuratori stanno ancora cercando di trovare un equilibrio tra la giusta copertura e la gestione del rischio informatico. Secondo Dbrs Morningstar, infine, i sinistri dovrebbero rimanere gestibili per la maggior parte delle compagnie di assicurazione e riassicurazione date le clausole di esclusione aggiornate, le riduzioni dei limiti e la diversificazione dei prodotti.

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Redazione

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