davide barenghi, ceo lami, salute

La pandemia ha evidenziato i limiti del sistema sanitario italiano. Ma il Covid non è la sola causa dell’indebolimento progressivo del nostro Sistema Sanitario. I problemi arrivano da lontano e sono sempre gli stessi ma quello più evidente di tutti è il calo di medici nel Paese. Le conseguenze di questa mancanza sono sotto gli occhi di tutti: allungamento dei tempi di attesa per una visita e ritardo negli interventi chirurgici. E a rimetterci è come sempre il paziente. In questo contesto, è sempre più necessario un connubio tra pubblico e privato per sostenere il sistema sanitario nazionale. Tra le realtà che lavorano in questa direzione c’è l’italiana Lami. Nata durante il lockdown per assistere online i malati di Covid al proprio domicilio, la società ha realizzato una piattaforma in cui il paziente può trovare una prima risposta ai propri quesiti di salute. La società offre un supporto integrato e olistico ai bisogni dei pazienti, con servizi di assistenza istantanea attraverso chat, video-consulti medici, esami e visite a domicilio. Oltre ai tre fondatori di Lami, Davide Barenghi, Chiara Frigerio e Tommaso de Mojana, Lami ha alle spalle un comitato scientifico composto da un’equipe multidisciplinare che guida nella scelta dei professionisti, nella selezione dei servizi e delle soluzioni.

“Nel nostro primo anno di vita – racconta ad Insurzine Davide Barenghi, Ceo di Lami – abbiamo maturato la consapevolezza di un bisogno che al momento sembra essere ancora totalmente scoperto nel panorama sanitario italiano, a differenza di altri paesi soprattutto quelli anglosassoni: avere un riferimento che possa prendere in carico i bisogni ‘primari’ delle persone e indirizzarli nel modo corretto”. “Oggi – continua Barenghi – molte iniziative in ambito sanitario vanno nella direzione di dare generalmente accesso a servizi, lasciando al paziente libera scelta, il che non è a mio avviso sempre la scelta giusta. Perchè genera percorsi di salute incoerenti, frustranti per il paziente e per chi deve sopportarne il costo. Crediamo che la tecnologia e la scienza (intesa come clinica) possano essere estremamente d’aiuto in questo senso, sia al privato cittadino sia al mondo assicurativo. Per questo stiamo parlando con diversi player. Per creare un modello di accesso alla salute che prenda realmente in carico il paziente e lo guidi nel percorso di cura”.

La piattaforma per le compagnie assicurative

Tra i player individuati da Lami ci sono anche attori del mondo assicurativo. A questo proposito la società sta sviluppando per le compagnie una piattaforma di primary care che guida il paziente dall’identificazione alla risoluzione di ogni problema di salute attraverso un sistema integrato che include: tool di triage automatizzato 24/7 per presa in carico del paziente; telemedicina: equipe di medici generali disponibili 24/7; esami e specialisti a domicilio o in video; cartella clinica: tutti i dati sanitari in un unica repository digitale.

I numeri di Lami

Ad oggi ci sono oltre 5 mila pazienti iscritti alla piattaforma, a fronte di 25 mila prestazioni effettuate. Per ora Lami è presente in diverse città lombarde, a Torino e a Roma, ma prevede di raggiungere tutta l’Italia entro la fine dell’anno.

Seguici sui nostri canali social: Facebook Twitter 

Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI

Andrea Turco

E’ il Direttore Responsabile di Insurzine. Ha collaborato con Radio Italia, Libero Quotidiano, OmniMilano e Termometro Politico