
Sono stati appena 28 i milioni di euro investiti nel 2021 dalle aziende in tecnologie blockchain, più o meno stabili rispetto ai 23 milioni del 2020 e ai 30 milioni del 2019. Si conferma l’attenzione verso questa tecnologia del settore finanziario e assicurativo, con il 50% degli investimenti. I dati sono contenuti nella ricerca dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano rilasciata ieri nel corso del convegno dal titolo “Blockchain: the road to the next web revolution”.
“Il mondo Blockchain continua ad attrarre l’interesse di istituzioni, aziende e media – afferma Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger -. Le criptovalute sono ormai diffuse anche tra gli attori tradizionali del mondo finanziario e dei pagamenti, che valutano di integrarle nell’offerta anche come forma di investimento. Sono esplosi gli Nft, che presto potranno essere sfruttati anche nel “metaverso”. Sempre più aziende si stanno avvicinando alla ‘tokenized economy’, in cui prodotti, asset finanziari e digitali verranno scambiati sotto forma di token. E molte stanno lanciando progetti basati piattaforme DLT e smart contract. In questo scenario, la Blockchain si sta affermando come la tecnologia che guiderà la nuova evoluzione di Internet, il Web3”.
Il progetto B3i
L’interesse verso la Blockchain da parte dell’industria assicurativa è sancito anche dai numerosi progetti volti a testarne i benefici, su tutti quelli del consorzio B3i, iniziativa promossa da un gruppo di assicuratori e riassicuratori globali di cui fa parte anche Generali. Dall’iniziativa è nata B3i Services AG, startup il cui scopo sta nel fornire soluzioni assicurative su una piattaforma blockchain che migliori in misura sostanziale l’efficienza lungo la catena di creazione del valore del settore assicurativo e riassicurativo — in alcuni casi addirittura del 30%. Recentemente B3i è stata incaricata da sei poll nucleari (associazione di compagnie di assicurazione e riassicurazione per coprire i rischi nucleari) per sviluppare una soluzione basata su Blockchain per la gestione dei contratti di riassicurazione tra i vari pool.
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