
Un osservatorio globale per analizzare e promuovere l’Open Insurance e l’Embedded Insurance. A lanciarlo è Yuri Poletto, partner dell’Italian Insurtech Association ma soprattutto fondatore dell’osservatorio italiano sull’open insurance. “Dopo aver lanciato l’osservatorio, questo era il momento giusto per crearne uno globale, su due topic che sono globali per definizione – racconta ad Insurzine, Poletto – L’Open & Embedded Insurance Observatory si occupa di analizzare e promuovere l’adozione dell’Open insurance (accesso e condivisione di dati tra assicuratori e soggetti terzi) e dell’Embedded Insurance (condivisione di capabilities assicurative da parte degli assicuratori, per consentire a soggetti non assicurativi di offrire prodotti e servizi assicurativi ai loro clienti)”.
Open Insurance e Embedded Insurance: che cosa sono?
L’utilizzo di dati esterni per prendere decisioni di business, e la distribuzione attraverso canali non tradizionali non sono due concetti nuovi per l’industria assicurativa. La novità è rappresentata da un lato dalla capacità della tecnologia di integrare l’assicurazione in un numero crescente di servizi ed esperienze digitali, aprendo agli assicuratori le porte di customer base di milioni di potenziali clienti con costi di acquisizione virtualmente pari a zero; dall’altro dal fatto che la digitalizzazione dei dati ne consente la proliferazione e la trasmissione in tempo reale, e nuove tecnologie come AI e ML consentono di ricavarne insights preziosi per l’industria assicurativa.
Lo scopo dell’Osservatorio
“Questo osservatorio – spiega Poletto – nasce allo scopo di co-creare e sviluppare nel tempo la più ampia knowledge base sui temi dell’open ed embedded insurance, e di facilitare e promuovere l’adozione di questi modelli”.
Finora hanno aderito all’Open & Embedded Insurance 18 organizzazioni, da 11 paesi e tre continenti. Tra i membri ci sono big dell’assicurazione e della riassicurazione mondiale come Generali, Munich Re, Hiscox, insurtech italiane (Yolo, Mia-Platform) ed estere (boost, Otonomi, Element, ZaTech, etc). I lavori partiranno nel gennaio del prossimo anno.
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