
La corsa alla nuova Mobility Experience.
Oggi c’è un grande interesse verso le forme alternative di mobilità, più sostenibili, meno costose, più vicine in sostanza a quello che il consumatore si aspetta tuttavia, in alcuni casi, questa attenzione si scontra con un’esperienza d’uso insoddisfacente. Molte città si stanno trasformando in laboratori a cielo aperto: il contesto metropolitano è l’ideale per sperimentare lo sharing, i veicoli elettrici e autonomi, le soluzioni integrate di mobility-as-a-service ma qual è la risposta degli utenti? L’esperienza ci dice che, alla fine, quello che chiederanno i consumatori non sarà molto diverso dal passato.
Un’indagine della società di ricerca di Beijing, Big Data Research, mostra che oggi un utente su due, di servizi di Bike Sharing in Cina, è attento innanzitutto al “fattore costo”. Seguono da vicino l’“usabilità” e la “confortevolezza” della soluzione, oltre che le linee guida chiare per facilitare l’uso da parte di chi non è un utente abituale del servizio di Bike Sharing. La semplicità nel reperimento del mezzo, insieme ad aspetti come sicurezza e qualità, sono in questa fase – di primo avvio del mercato – messi in secondo piano.
Va osservato che queste indicazioni valgono per servizi ancora poco conosciuti: sono comunque indicazioni che possono aiutare a definire un corretto business model. Tra l’altro, abbiamo visto come negli ultimi 2 anni, operatori come Mobike, Obike e Ofo, dopo una prima fase di espansione hanno subito avuto un crollo, soffrendo sia per le aspettative irrealistiche (oltre che furti e atti vandalistici), sia per l’arrivo di ulteriori soluzioni di micromobilità come e-bike e scooter. Ofo, dopo il fallimento, si è riconvertita in una società di shopping on-line e vende oggi su Alibaba.

L’innovazione nel mondo della Smart e Connected Mobility deve sposarsi quindi da un lato con business model sostenibili, dall’altro lato con un’esperienza d’uso (Mobility Experience) soddisfacente, altrimenti si rischia il rigetto di soluzioni che sulla carta promettono semplicità ed efficienza, ma nella pratica sono inutili o costose.
Al centro dei lavori dello SMART & CONNECTED MOBILITY SUMMIT 2020 vi saranno i temi legati alle evoluzioni in corso, nel mercato dei Connected & Smart Mobility services; nel Mobility Management aziendale; nel Digitale per l’Automotive e la nuova Mobility Experience; nelle Piattaforme di Mobility-as-a-Service e multimodalità integrata.” Alla sua terza edizione il Summit organizzato The Innovation Group, si configura come primario momento di confronto e punta a coinvolgere nelle varie sessioni i più importanti attori delle nuove filiere.
a cura di Elena Vaciago, Associate Research Manager, The Innovation Group
Seguici sui nostri canali social: Facebook e Twitter
Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI