
I driver del cambiamento del settore assicurativo.
“I driver del cambiamento nel mondo insurance passano da 4 driver fondamentali: Innovation, AI, Ecosystem & Platform. Se si utilizzeranno questi fattori si riuscirà a generare nuove opportunità di business e di revenue”. A dirlo è Emanuela Ianni, senior advisor di CRIF durante il Summer CeTIF Summit che si è tenuto il 12 giugno all’Università Cattolica di Milano.
Ianni è intervenuta durante la sessione plenaria sui temi dell’Open Innovation riguardante il settore assicurativo, moderata da Paolo Gatelli di Cetif, durante il quale sono intervenuti diversi manager del mondo insurance. Michele Carmina, head of group digital & data It di Generali, ha sottolineato l’importanza degli ecosistemi digitali e dell’open innovation per diventare life time partner dei clienti: “Per riuscire in questo tipo di servizio – ha affermato – bisogna essere open ed integrarsi con fornitori di servizi di terze parti”. Per Carlaberto Crippa, head of digital distribution & nuovi mercati di Cattolica Assicurazioni, “nessuna industria può ignorare la presenza del digital. Bisogna lavorare per far coesistere il mondo fisico con il mondo digital creando un ambiente ibrido, il preferito dai clienti finali”.
Federica Pizzini, responsabile Unipol Corporate Academy di Unipol Sai, ha posto l’accento sulla formazione e sulla velocità di cambiamento ritenuti “fondamentali per stare al passo con l’innovazione che, per essere concreta, deve essere tecnologica, di processo, di servizio ma soprattutto culturale”. Paolo Landi, actuarial staff director di Amissima, ha aggiunto che fondamentale sarà anche lo sfruttamento delle basi dati “per aumentare la redditività delle compagnie di assicurazione. Questo sarà possibile grazie all’utilizzo di tecniche e tecnologie innovative, quali Machine Learning e Advanced Analytics”.
Blockchain e settore assicurativo
Nel pomeriggio spazio alla discussione sulla blockchain con l’introduzione fatta da Chiara Frigerio, segretario generale di CeTIF: “L’identità portabile è uno spunto interessante per diversi soggetti, dagli incumbent ai consumatori. I primi possono erogare servizi contando su un efficientamento dei processi, i secondi hanno maggiore controllo sui loro dati”.

Per Demetrio Migliorati, innovation manager & head of blockchain program di Banca Mediolanum, “le blockchain nascono per risolvere problemi che oggi non siamo in grado di risolvere con efficacia, sono strumenti tecnici ideali per risolvere solo determinate categorie di problemi”. Marco Boni, group head of operational excellence and transformation di Generali, ha evidenziato l’importanza che questa tecnologia ha nel settore assicurativo: “Partire dal modello dati per poter quotare un rischio: la Blockchain ha permesso la digitalizzazione di questo processo garantendo contemporaneamente la criptazione di alcuni set di informazioni come valore aggiunto”. A chiudere la girandola di interventi è stato Alessio Izzo, director di Aon Benefield Italia, secondo cui la blockchain “consente di rispondere alle esigenze di creare valore e permette di contenere i costi. E’ necessario però un alleggerimento normativo e documentale per quanto riguarda la sottoscrizione delle polizze”.
Seguici sui nostri canali social: Facebook e Twitter
Leggi tutte le nostre notizie cliccando QUI