insurtech asia

“L’Asia sarà il mercato più caldo per l’Insurtech”. A dirlo in un post su Forbes è George Kesselman Founder e CEO di InsurTech Asia, portale che mette in contatto chi vuole innovare il comparto assicurativo.

“Basta fare una semplice ricerca su Google Trends e scrivere Insurtech Singapore per capire come sia aumentato l’interesse verso la materia negli ultimi due anni” scrive Kesselman.

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I motivi per cui investitori, venture capital e compagnie stanno guardando a questa regione sono sostanzialmente tre.

Il primo punto sembra banale ma è il più importante. La rapida crescita della classe media asiatica. Come ben sappiamo nella regione abitano più dei due terzi della popolazione mondiale (4,4 miliardi di persone). Stando alle stime del Brookings Institution, entro il 2030 il 64% della classe media mondiale si troverà in Asia (oggi è il 40%).

Aumenta quindi il bacino di persone con un portafoglio da spendere.

Le Compagnie si sono già mosse. Nel 2015, Manulife ha pagato 1,2 miliardi di dollari alla DBS Bank per distribuire i propri prodotti assicurativi attraverso le sue filiali in Singapore, Hong Kong, Cina e Indonesia. Per lo stesso motivo AIA Group ha sborsato 800 milioni di dollari alla Citibank. Stessa cosa ha fatto la compagnia inglese Prudential che ha pagato 1,25 miliardi di dollari la Standard Chartered.

Un altro motivo per cui l’Asia rappresenta il mercato del futuro per l’Insurtech riguarda la distribuzione. Tantissime persone e piccole medie aziende asiatiche non sono assicurate. Inoltre sono disperse lungo un continente molto esteso. Questo rende difficile una penetrazione attraverso il classico modello di distribuzione assicurativo fatto di agenti, filiali bancarie e call center. Inoltre, scrive Kesselman, queste modelli sono abbastanza “costosi” e difficilmente scalabili.

Le startup Insurtech hanno da tempo risolto questo problema grazie all’uso di applicazioni e tecnologie digitali.

E qui ci si collega al terzo punto. Stando ai dati raccolti dal GSM Study 2016, il 62% della popolazione asiatica è abbonato ad un servizio di telefonia mobile (dati relativi al 2015) con un aumento previsto di 600 milioni di nuovi abbonati entro il 2020.

Inoltre, in Asia, nel solo 2015, sono stati spesi 594 miliardi di dollari in shopping online. Secondo il PayPal and Ipsos Report, sia India che Cina vedranno questo mercato aumentare rispettivamente del 53% e del 28%  ogni anno per il periodo che va dal 2014 al 2017.

E’ facile quindi intuire come l’Asia sia il terreno perfetto per le startup Insurtech che offrono i loro prodotti tramite app su smartphone.

Andrea Turco

E’ il Direttore Responsabile di Insurzine. Ha collaborato con Radio Italia, Libero Quotidiano, OmniMilano e Termometro Politico