darwinsurance

La sharing economy, la cosiddetta economia collaborativa, ha contagiato anche il settore delle assicurazioni grazie al servizio peer to peer.

In cosa consiste il servizio peer to peer?

Peer to peer (in ambito assicurativo) è un servizio in cui un gruppo di persone condivide una medesima esigenza assicurativa e il relativo rischio. Si vince e si perde tutti insieme, risparmiando.

La prima società ad introdurre questo modello all’interno del mercato assicurativo è stata nel 2010 la tedesca Friendsurance, seguita a ruota dalla britannica Guevara (2014), dalle cinesi P2P Protect Co., Ltd., (2014) e TongJuBao.com (2015) e dalle americane Lemonade, Jointly e Ledger Investing. Altri esempi di aziende assicurative peer to peer si trovano in Nuova Zelanda con Peer Cover, Riovic in Sud Africa, insPeer in Francia e PRVNÍ KLUBOVÁ in Repubblica Ceca.

Darwinsurance, il peer to peer italiano

In Italia questo modello è stato replicato da Darwinsurance, frutto dell’ingegno di Yuri Poletto, un passato in Reale Mutua e Generali. A lui abbiamo chiesto di raccontarci passato, presente e futuro del suo progetto.

Per rompere il ghiaccio. Come è nata l’idea di Darwinsurance?

Abbiamo lavorato al concetto a partire da Settembre dell’anno scorso, partendo dalla nostra conoscenza del mercato assicurativo italiano. Il nostro modello di business è stato validato da uno dei più stimati studi legali specializzati in diritto assicurativo, e ad Aprile di quest’anno abbiamo costituito la società e iniziato a presentarci al mercato. Abbiamo fondato Darwinsurance con l’obiettivo di rendere le assicurazioni più trasparenti, convenienti e social.

Se doveste spiegarlo ad un neofita, come funziona Darwinurance, e soprattutto, a chi si rivolge?

Innanzitutto il nostro modello si rivolge alla clientela linea persone, e propone solo polizze Danni. Darwinsurance è una piattaforma in cui persone che condividono una medesima esigenza assicurativa si uniscono per creare un gruppo in cui condividono il loro rischio e, se nel loro gruppo ci sono stati pochi sinistri vengono ricompensati attraverso la restituzione di una parte del premio che non è stato utilizzato per pagare i loro sinistri.

Quali sono i benefici per un utente nel scegliere un servizio di assicurazioni peer to peer ?

La possibilità di vedersi restituita una parte del premio pagato, nel caso in cui quel premio non sia stato utilizzato per pagare sinistri nel loro gruppo di appartenenza.

L’Italia è pronta ad accogliere un servizio simile?

Riteniamo che l’Italia sia assolutamente pronta per l’introduzione di un modello di questo tipo, anzi alcune caratteristiche socio-economiche sono ottimali per il funzionamento di questo modello.

Secondo lei l’assicurazione peer to peer è il futuro del mercato assicurativo?

Secondo noi è uno dei modelli che nei prossimi anni saranno maggiormente scelti dai consumatori, non solo in campo assicurativo.

Non c’è il rischio per un assicurato di essere esposto a perdite qualora uno dei partecipanti alla polizza si rifiuti di pagare il rischio?

Nel nostro modello questo rischio non sussiste.

Andrea Turco

E’ il Direttore Responsabile di Insurzine. Ha collaborato con Radio Italia, Libero Quotidiano, OmniMilano e Termometro Politico